- Maggio 30, 2016
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Immigrazione – Il Mattino elogia modello Sprar: sindaci in prima linea, ma su prima accoglienza restano problemi
Mille Comuni impegnati nell’accoglienza con i progetti Sprar. Sindaci in prima linea, sebbene ...Mille Comuni impegnati nell’accoglienza con i progetti Sprar. Sindaci in prima linea, sebbene permanga il problema della prima accoglienza. Oggi il Mattino affronta ampiamente il tema.
Un sistema di accoglienza “meno legato alla prima emergenza e più a obiettivi di integrazione”, puntando molto “sulla possibilità di sostituire strutture di ospitalità collettive con case”. Il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ribadisce, con un’intervista sul quotidiano partenopeo, l’intenzione del Viminale e del Governo di applicare la “Carta per la nuova accoglienza” (firmata da Anci, Viminale e cooperative sociali) già a partire dall’attuale fase di nuovi sbarchi sulle coste italiane.
Nell’intervista, Bubbico ricorda anche “la fattiva collaborazione con l’Anci sui progetti Sprar”, rimarcando tra l’altro il progressivo annullamento delle differenza, in quanto a disponibilità per l’accoglienza, tra i Comuni del nord e quelli del sud.
A supporto delle parole di Bubbico, ancora sul Mattino, un pezzo a tutta pagina ricorda i 10 mila posti in più per l’accoglienza presso progetti Sprar, sanciti dal recente accordo in Conferenza Unificata sulle graduatorie del bando indetto dal Viminale. Ancora pochi, se si pensa che, anche grazie ai nuovi progetti, i numeri parlano di “oltre 111 mila profughi nei campi provvisori e solo 22 mila negli Sprar”.
Si tratta ad ogni modo di “un successo dell’Anci – scrive il Mattino – con in Comuni protagonisti in questa terza fase di ospitalità per i migranti”. Grazie al lavoro definito “molto scrupoloso della Commissione”, come sostiene il vicepresidente dell’Anci Paolo Perrone, finora sono poco meno di un migliaio i Comuni impegnati nell’accoglienza prevista dai progetti Sprar. Spiega Matteo Biffoni, sindaco di Prato con delega nell’Anci al settore immigrazione: “Dopo il primo bando, che doveva risolvere la sistemazione dei minori non accompagnati, è arrivato il secondo su cui, su nostra richiesta, sono stati riaperti i termini. Si tratta, in totale, di circa diecimila posti per altrettanti migranti”.
Resta la questione della prima accoglienza, di competenza delle Prefetture. “Ed è quella – scrive Il Mattino – che crea i maggiori problemi”. Sostiene ancora Biffoni: “Il ministero ha concordato con noi la necessità di diffondere, sugli arrivi, dati e comunicazioni. I Comuni che partecipano ai bandi Sprar devono sentirsi tutelati dall’arrivo in massa e non condiviso di persone che poi presenteranno le domande per il riconoscimento dello status di rifugiato”. E aggiunge Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci: “Negli ultimi tre anni molti Comuni italiani hanno dato una risposta esemplare sull’emergenza immigrazione. Bisogna lavorare perché lo sforzo, anche economico, sia equamente suddiviso tra le Regioni”. (mv)