- Luglio 14, 2025
Immigrazione e accoglienza
Immigrazione, D’Alberto: “SAI è modello di integrazione ancora una volta riconosciuto dall’Europa”
Il delegato all’Immigrazione alla presentazione in Senato della risoluzione approvata dal Consiglio d'Europa. “Rafforzare il SAI con finanziamenti significativi per i minori stranieri non accompagnati”
“La risoluzione dell’assemblea del Consiglio d’Europa sulla migrazione ci spinge a continuare a chiedere con grande forza l’estensione, anche ai richiedenti asilo, dell’accesso al SAI tornando allo spirito precedente al ‘decreto Cutro”. Lo ha sottolineato Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e delegato all’Immigrazione, intervenendo in Senato alla presentazione della risoluzione che conclude un approfondimento svolto dalla Commissione Migrazione dell’Assemblea parlamentare, con audizioni e visite conoscitive e confluito in un report più ampio. “Il rapporto dell’assemblea del Consiglio d’Europa – ha aggiunto D’Alberto – non fa che confermare la bontà del processo che stiamo portando avanti come enti locali nello sviluppo e nel rafforzamento del sistema del SAI”.
Secondo D’Alberto, i punti salienti del sistema SAI sono: da un lato “quelli relativi alla accoglienza integrata e diffusa, la forma più virtuosa di accoglienza da promuovere anche a livello europeo. Non ci limitiamo al semplice vitto ed alloggio, ma realizziamo un programma individuale per una integrazione vera proiettata alla permanenza diffusa sui territori”. Dall’altro, il SAI sta realizzando “un solido rapporto fra pubblico e privato visto che oggi impegna circa 25.000 operatori tra pubblici e privati con 2000 Comuni interessati, tra cui il 50% piccoli e di area interna, dal percorso di accoglienza ed integrazione”.
“Un percorso quello dell’integrazione che deve avvenire nella cornice dei servizi territoriali universalistici come salute, formazione al lavoro, abitare. Diritti sociali da garantire anche con politiche pubbliche in capo alle Regioni”
Infine, il delegato Anci ha posto l’accento sul tema dei minori stranieri non accompagnati: “La legge Zampa del 2017 aveva uno spirito molto chiaro, mentre oggi viviamo una situazione di difficoltà sul fronte dei finanziamenti statali. In particolare, a molti Comuni, mancano contributi significativi: 80 milioni sul 2023 e 110 milioni sul 2024. E’ fondamentale che ci sia una copertura da parte del governo, altrimenti questa situazione di carenza rischia di disincentivare il processo di accoglienza che i Comuni stanno portando avanti: dobbiamo rafforzare il SAI attraverso finanziamenti significativi”, è l’appello di D’Alberto.