- Maggio 26, 2017
Comunicati Stampa Anci
Immigrazione – Anci a governo: “Su minori necessario integrare politiche accoglienza e welfare”
“L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati va affrontata in un’ottica pi...“L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati va affrontata in un’ottica pienamente integrata con le politiche di welfare”. Ne sono convinti il presidente dell’Anci Antonio Decaro e i delegati Anci a immigrazione e welfare, Luca Biffoni e Luca Vecchi, che hanno scritto una lettera ai ministri dell’Interno e delle politiche sociali, Marco Minniti e Giuliano Poletti. Auspicando un incontro con i ministri per approfondire le principali questioni aperte, i firmatari della missiva anticipano una serie di “priorità dei Comuni per il consolidamento di un sistema di governance nazionale di accoglienza e tutela dei minori stranieri non accompagnati”.
“Partiamo innanzitutto dalla considerazione – spiega Biffoni – che è necessario un generale ampliamento della rete di seconda accoglienza, a partire dall’introduzione di alcune modifiche al decreto del 10 agosto 2016, che possano essere incentivanti per l’adesione allo Sprar da parte dei Comuni. Penso ad esempio all’indicazione che la percentuale di posti di accoglienza da riservare alla rete Sprar tenga conto in via prioritaria delle esigenze registrate e manifestate dai singoli territori. Non si fa poi una buona seconda accoglienza – aggiunge Biffoni – se non si aprono centri governativi per la prima accoglienza gestiti dal ministero dell’Interno, garantendo loro risorse specifiche e adeguate. Questi centri dovranno, a nostro parere, essere destinati senza equivoci sia all’accoglienza dei minori sbarcati sia a quella di coloro che vengono rintracciati sul territorio”.
“E’ inoltre necessario – aggiunge Vecchi – definire quote territoriali per la distribuzione equa dei minori stranieri non accompagnati, garantendo ai Comuni il rimborso delle spese effettivamente sostenute, invece del contributo fisso attualmente previsto. Ovviamente – conclude – va contestualmente messa in agenda l’assunzione di personale nei servizi sociali dei Comuni che ospitano quote significative”.