• Ottobre 15, 2015
di anci_admin

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Il presidente Anci: “Patto non sarà caso isolato, alimentazione sostenibile diventa priorità”

MILANO – “Dalle politiche messe in campo dalle grandi città dipenderà la q...

MILANO – “Dalle politiche messe in campo dalle grandi città dipenderà la qualità dello sviluppo futuro dei territori, delle nazioni e del mondo. Per questo il patto che firmiamo oggi è di importanza eccezionale e pur arrivando alla fine del successo di Expo non sarà un atto isolato. A poche settimane dall’assunzione dell’assemblea dell’Onu degli obiettivi 2015-2020 sulla sostenibilità e alla vigilia della Conferenza mondiale sul clima di Parigi, oggi si sancisce l’impegno di tutti noi a mettere tra le priorità le richieste di sostenibilità che arrivano dalle nostre comunità”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, parlando alla gremita platea di sindaci riunitisi nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano per la firma del Milan Urban Food Policy Pact, patto internazionale per rendere il sistema alimentare delle aree urbane più equo e sostenibile.
Fassino, che ha firmato insieme ad altre sette città italiane, ha ribadito come “la sostenibilità ambientale, alimentare, energetica sono ormai nella sensibilità di vaste aree dell’opinione pubblica. Venti anni fa – ha aggiunto – era una parola quasi sconosciuta mentre oggi è entrata nel linguaggio comune. Tutti siamo più attenti e sensibili all’acqua che beviamo, al cibo che mangiamo, all’aria che respiriamo e le responsabilità politiche di noi amministratori ci chiamano a soddisfare queste domande”.
“Inoltre – ha continuato il presidente Anci – nel caso particolare del cibo l’Expo, tramite la Carta di Milano, ha definitivamente sancito come questo sia diventato un diritto. Un diritto che dobbiamo tutelare per mettere i cittadini nelle condizioni di farlo valere. Il Patto firmato oggi domani sarà consegnato al segretario generale dell’Onu e conterrà le nostre indicazioni per la lotta allo spreco, per un rapporto più diretto tra produttore e consumatore, per l’educazione alimentare, per la lotta all’indigenza e alla povertà e per mettere le grandi conurbazioni urbane nelle considizioni di dare un’alimentazione ‘giusta’ a tutti i cittadini”. Infine il presidente Anci ha salutato tutti i presenti a nome dei sindaci italiani ricordando come “dalle politiche locali dipende l’esito del processo di globalizzazione che stiamo vivendo. Per questo è nato il neologismo glocal, perché è dall’unione delle politiche locali e globali che dipenderanno gli esiti dello sviluppo dei prossimi anni”.
Dopo il discorso di Fassino, circa 110 sindaci di tutto il mondo hanno firmato contemporaneamente il Patto. Tutte le firme elettroniche sono state poi proiettate, in un video musicale, nel maxi schermo della Sala delle Cariatidi. Domani il documento oltre la segretario generale Onu Ban Ki-Moon sarà presentato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale dell’alimentazione.
Durante la manifestazione che ha preceduto la firma è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. “Oggi si avvera un sogno per il sindaco di Milano e per oltre 110 sindaci di tutto il mondo, ovvero quello di firmare un Patto che sancisce l’impegno solenne per promuovere politiche attive di una sostenibile e sana alimentazione”, ha detto il primo cittadino milanese. Dove gli Stati non raggiungono i risultati lo fanno le città, con sinergie attive capaci di vincere una delle principali sfide del terzo millennio ovvero quella di nutrire i cittadini dei grandi agglomerati, dove nel 2050 vivrà oltre il 70% delle popolazione globale”.
In mattinata si era tenuto, sempre a Milano, un seminario organizzato dal Comitato delle Regioni e Anci, per discutere le politiche urbane a livello internazionale. (vedi resoconto). (ef)