• Marzo 1, 2025
di Redazione Anci

Dossier e ricerche Anci

Il dossier Anci sugli accordi di Coesione per Comuni e Città metropolitane

Gli interventi saranno attuati da Comuni e Città Metropolitane nell’ambito degli “Accordi per la coesione", a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027
Il dossier Anci sugli accordi di Coesione per Comuni e Città metropolitane

Il dossier Anci sugli accordi di Coesione per Comuni e Città metropolitane è stato realizzato dall’ufficio Banche dati e ricerche di Anci e offre una panoramica sugli interventi che saranno attuati da Comuni e Città Metropolitane nell’ambito degli “Accordi per la coesione”, a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027.
L’analisi dei 23 Accordi Coesione, sottoscritti dalla Presidenza del Consiglio con Regioni e Province Autonome tra settembre 2023 e novembre 2024, evidenzia quanto come gli accordi, nel loro complesso, programmano investimenti per un valore di oltre 30,5 miliardi di euro, da distinguere in “Risorse in anticipazione” (5 miliardi) già messe a disposizione delle Regioni e “Risorse Ordinarie” (24 miliardi), a cui si aggiungono 1,6 miliardi disposti come ulteriori assegnazioni alla Campania.
In termini di ripartizione regionale la Campania si vede assegnate il 20,8% delle risorse, la Sicilia il18,2%, la Puglia il 15% e la Calabria (8,4%). Tra le Regioni del centro nord le maggiormente finanziate risultano Abruzzo, Lombardia e Lazio, a cui sono assegnate quote che sfiorano il 4%.
Le scelte regionali in relazione al coinvolgimento del sistema comunale in qualità di soggetto attuatore sono piuttosto eterogenee: si passa da Regioni come Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana, nelle quali gli enti comunali gestiranno oltre il 30% delle risorse, a contesti quali Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Valle D’Aosta e Trentino-Alto Adige, nei quali i Comuni non risultano attuatori diretti.
I 24 miliardi di risorse ordinarie sono declinati negli Accordi in 2258 interventi. Di questi: 818 saranno attuati da Comuni Capoluogo (96), Città Metropolitane (54), Comunità montane (18), Unioni di Comuni (14), Comuni non capoluogo (586).
Si contano poi 50 linee di investimento per le quali quali i Comuni e le loro aggregazioni sono la platea (in alcuni casi esclusiva), nella quale verranno individuati gli attuatori.
Il sistema comunale si troverà a gestire il 18,7% del totale delle risorse ordinarie, per un ammontare complessivo che potrà sfiorare i 4,5 miliardi di euro.
Il 73% delle risorse gestite dai Comuni e dalle Città Metropolitane è destinato a tre aree prioritarie: Ambiente e risorse naturali (23,3%), Trasporti e mobilità (32,8%), e Riqualificazione urbana (17,1%).
Tra i soggetti attuatori delle risorse ordinarie compaiono anche 7 delle 14 Città Metropolitane, per un totale di oltre 370 milioni di euro.