• Gennaio 28, 2023
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola. Il ricordo dei sindaci di Cecina e Volterra

Non solo romanziere, ma un intellettuale impegnato nella lotta partigiana e per il disarmo
Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola. Il ricordo dei sindaci di Cecina e Volterra

Sepolto a Montecarlo, dove morì il 29 gennaio 1987, lo scrittore e saggista è stato profondamente legato a Cecina e Volterra, la Marina avvolta tra la pineta, la ricca vegetazione mediterranea e la campagna, luoghi della sua infanzia e mete di villeggiatura, terre che hanno fatto da sfondo a molti dei suoi romanzi, uno tra i più noti La ragazza di Bube (Premio Strega 1960).
Uno scrittore maremmano, perché ha scelto la Maremma in molte delle sue narrazioni, spesso dominate dal motivo della solitudine dell’uomo e della pena di vivere. “Un romanziere che ha raccontato il mondo tra Cecina, la spensieratezza e l’adolescenza, e Volterra, per il suo impegno intellettuale e politico.
Con la famiglia tornava ogni estate nel mese di luglio, in una casa in Via Ginori, oggi ricordata con una targa commemorativa – ricorda il sindaco di Cecina Samuele Lippi -. La spiaggia e la pineta rappresentavano il luogo delle scoperte giovanili, delle amicizie, dei primi amori, esperienze mai dimenticate che ha fatto rivivere in molti dei suoi romanzi.
Una narrazione di luoghi, di donne e uomini spesso dal carattere semplice, con uno stile letterario fortemente descrittivo e minuzioso che accompagna il lettore nell’intimità dei personaggi. Con taglio neorealistico descriveva fatti e persone reali, la Bottega della Zaira, la signora Cesira inseriti in una cornice ambientale, il rumore del mare, la pineta, le dune, le strade di campagna attraversate in bicicletta, la fabbrica dello Zuccherificio.
La sensibilità dello scrittore – conclude Lippi – si manifesta con l’espressione di un grande amore per la vita, l’esaltazione della bellezza della natura e dell’ambiente, seppure in un atteggiamento giudicante ma comprensivo nei confronti delle debolezze e fragilità umane”.
Per Giacomo Santi sindaco di Volterra, Cassola è “un narratore e poeta come pochi, uomo di raffinata sensibilità per aver creato opere ed esempi di prosa viva e leggera, miracolosamente illuminata da una rara profondità lirica”.
Ha rapito il carattere dai volterrani, “ha amato ed eletto la sua città come luogo di intensa meditazione poetica e scrigno di bellezze trasformate in parole. Una città chiusanei suoi piccoli vicoli musicati dal vento e dalle voci delle casalinghe e degli alabastrai, e dalle improvvise aperture verso l’orizzonte marino e le dorate pianure dei paesi vicini al mare”.
Per il sindaco Santi, Volterra e Cecina rappresentano “luoghi e simbolo chiave della poetica cassoliana e dimostrano una sensibilità profonda di una terra legata ai ritmi lenti del mondo contadino. Della sua città – conclude – sottolinea l’impegno civile, l’identità libertaria, e il caldo sentirsi dentro la storia”.