I nuovi sindaci – Nogarin (Livorno): “Studio macchina amministrativa ma Comuni tendano a piena autonomia”

“Dopo la vittoria, costruita su un malcontento sotto gli occhi di tutti, ho la necessità di prendere visione della macchina comunale. Guardo con interesse alle riforme sostenute dall’Anci ma ho la necessità di analizzare bene e conoscere le proposte”. Filippo Nogarin è il sindaco del giorno. Ha vinto per il Movimento 5 Stelle dove nessuno immaginava, in quella Livorno da sempre governata dal centro-sinistra. Dopo la vittoria al ballottaggio con il 53% dei consensi (e i tanti commenti sul significato politico della sua affermazione), per il nuovo primo cittadino è il momento di tuffarsi in un nuovo ruolo, quello di amministratore, da anni stretto tra l’incudine dei tagli e il martello della crisi economica.
“Mi rendo conto – spiega – della situazione che ci porta ad avere sempre meno risorse. Sono però convinto che si debba andare sempre più verso una totale autonomia finanziaria e impositiva, mentre fino ad oggi i Comuni si sono sempre avvalsi di finanziamenti centralizzati”. Autonomia al primo posto, dunque “e avremo tempo di parlarne – sottolinea il sindaco – studiando i vari dossier. Ora non posso mettermi nelle condizioni di fare analisi approfondite”.
Una priorità però il sindaco la individua ed è quella “di tutta la nazione, cioè il lavoro. Sono consapevole che su questo tema non è il Comune che può intervenire direttamente ma l’amministrazione può creare le condizioni per rendere la propria città più attrattiva, al fine di creare le condizioni utili per favorire l’impresa e quindi l’occupazione”. Nel programma di Nogarin la valorizzazione di Livorno è centrale: “Miriamo a puntare sul turismo e sulle eccellenze architettoniche, gastronomiche e culturali della città. In Toscana ci sono perle turistiche da rilanciare ed è questo che, sin da subito, cercheremo di fare anche nella nostra città”.
Nogarin è anche il secondo sindaco a 5 Stelle di un capoluogo di provincia ma sui rapporti tra il Movimento e il collega Pizzarotti non se la sente di dare giudizi. “Conosco sia Federico che Beppe – taglia corto il nuovo sindaco di Livorno – ma non conosco la situazione dei rapporti tra di loro. Sono sicuro che avranno modo di chiarirsi”. (ef)