- Settembre 9, 2025
Accoglienza
“I Grant You Refuge”, D’Alberto: “Mostra ha acceso sentimento di consapevolezza sul Medio Oriente”
Un evento per sensibilizzare tutta la comunità sulla situazione nella Striscia e promuovere una riflessione sui diritti umani
Si è tenuto l’8 settembre l’evento di chiusura della mostra fotografica “I Grant You Refuge”, la collettiva di sei fotografi palestinesi sulle condizioni di vita della popolazione civile a Gaza.
Il dramma delle bombe, dell’assedio, ma anche la grande resilienza di un popolo, hanno preso vita, nel pomeriggio di ieri 8 settembre, nelle parole e nelle testimonianze che hanno emozionato la piazza nella giornata conclusiva della mostra “I Grant You Refuge”, prodotta dal Comune di Ravenna nell’ambito del “Festival delle Culture 2025. Oltre il Conflitto” e fortemente voluta a Teramo dal Sindaco Gianguido D’Alberto per sensibilizzare tutta la comunità sulla situazione nella Striscia e promuovere una riflessione sulla tutela dei diritti umani.
Un appuntamento particolarmente partecipato, con un programma particolarmente intenso, che ha visto testimonianze dirette, musica e il collegamento con l’attivista della Global Sumud Flottilla Tony La Piccirella.
Ad aprire l’iniziativa, presentata e moderata dai giornalisti Roberta Mancinelli della Rai e Pietro Lambertini del quotidiano Il Centro e interamente dedicata alla tragedia di Gaza, il saluto del Sindaco Gianguido D’Alberto.
“Questa giornata rappresenta il momento conclusivo di un cammino straordinario iniziato il 17 luglio e si inserisce in un percorso più ampio avviato da tempo dalla nostra Città – ha detto D’Alberto – che ha sempre lavorato per promuovere una cultura di Pace. Per questo abbiamo voluto convintamente ospitare questa mostra, che ha rappresentato un’occasione per alimentare quel sentimento di consapevolezza, che è cresciuto nel corso di queste giornate con le tante iniziative organizzate insieme alle diverse associazioni e ai diversi enti, sulla situazione nella Striscia. Momenti di riflessione, di confronto, di cultura, che hanno permesso di attraversare e superare il muro del silenzio e dell’indifferenza, producendo quell’indignazione sana contro ciò che sta avvenendo a Gaza. Se oggi ho deciso di indossare la fascia, in questa occasione, è perché dietro questa fascia c’è il forte sentimento democratico della nostra Costituzione: non solo l’articolo 11, che sancisce il ripudio della guerra, ma anche gli articoli che richiamano l’apertura dell’Italia oltre i confini, oltre le barriere. Perché non possiamo invocare la Pace se non sappiamo accogliere, se non sappiamo tutelare chi ci chiede aiuto, chi ci chiede un rifugio”.