• Settembre 25, 2018
di Giuseppe Pellicanò

I Comuni e la scuola/2

Giachi al ministro Bussetti: “Partecipi a commissione Anci, comprenderà da vicino problemi comunii

L'esponente Anci: " Bene l'accordo quadro sull’edilizia scolastica, raggiunto nei  primi  giorni di settembre in Conferenza Unificata. Sbloccate risorse fondamentali per i Comuni e per gli investimenti introducendo apprezzabili semplificazioni che l’Anci andava  chiedendo  da  tempo".
Giachi al ministro Bussetti: “Partecipi a commissione Anci, comprenderà da vicino problemi comunii

“Mi auguro che il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti possa accogliere il nostro invito e partecipare alla prossima riunione della commissione Anci. Sono certa che, dal confronto con gli amministratori che quotidianamente operano con e per la comunità, potrà ricavare suggerimenti e spunti di riflessione utili per la  scuola”. Lo afferma Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della commissione nazionale scuola di Anci, in merito  alla disponibilità del Ministro dell’Istruzione che, in una intervista al sito dell’Associazione, si è detto pronto al confronto, all’ascolto ed alla collaborazione con il mondo dei Comuni sui temi della scuola.
Giachi, in vista della partecipazione del ministro, riepiloga le principali questioni legate all’Istruzione affrontate negli ultimi mesi dall’Associazione. A partire dall’Accordo quadro sull’edilizia scolastica, raggiunto nei  primi  giorni di settembre in Conferenza Unificata. “Sono state sbloccate risorse fondamentali per i Comuni e per gli investimenti introducendo apprezzabili semplificazioni che l’ANCI, nell’ambito  dell’Osservatorio  per  l’edilizia  scolastica,  andava  chiedendo  da  tempo. Va  dato atto  della  disponibilità del  Ministro  Bussetti  che  appena insediatosi  ha  incontrato  l’ANCI  nonché della  Ministra  Stefani che hanno  recepito  le  richieste dell’ANCI e adottato i provvedimenti  conseguenti. E’ un primo passo per lo snellimento burocratico che consente di accelerare l’erogazione diretta delle risorse agli enti locali”, aggiunge Giachi “ e per una migliore governance della messa in sicurezza delle scuole. L’obiettivo è infatti  quello di assegnare rapidamente le  risorse  disponibili con meno decreti e atti ministeriali intermedi. Nell’ambito dell’osservatorio– precisa la vicesindaca di Firenze – verificheremo che  le misure  messe in  campo  siano rispettate e che siano sufficienti per il conseguimento degli obiettivi di  semplificazione.”
Vi è poi la campagna avviata dal Comune di Firenze e condivisa dall’Anci per promuovere l’introduzione per legge dell’educazione alla cittadinanza come materia scolastica con voto autonomo. “L’attività sviluppata in questi mesi, grazie anche ad una prima mobilitazione nazionale in luglio che  ripeteremo a  breve, ha portato i primi importanti risultati. Sono più di 500 – spiega Giachi – i Comuni che hanno finora aderito alla raccolta firme”. L’esponente Anci apprezza “la condivisione di questa iniziativa sui principi da parte del ministro Bussetti che ha indicato l’educazione civica come parte del patrimonio culturale del sistema di istruzione nazionale, pur considerandola materia trasversale. Sono  certa  che,  con il contributo dei  comuni, ma  anche  dei numerosi  cittadini, insegnanti, esponenti del  mondo  politico e della cultura che  hanno  condiviso i  contenuti e le finalità della nostra iniziativa,  riusciremo a raccogliere, le  cinquantamila firme  necessarie  per  consegnare  la  proposta in Parlamento, entro la fine dell’anno”.
Altro  tema quello delle risorse, assolutamente strategico per i Comuni in vista della definizione della prossima Legge di Stabilità. “Accogliamo con favore la disponibilità del ministro Bussetti a spendere in modo veloce i sette miliardi di euro che erano rimasti nel cassetto troppo a lungo sull’edilizia scolastica”, sottolinea Giachi. Così come “apprezziamo il suo impegno a cercare ulteriori risorse da destinare a questo settore proprio nelle pieghe della legge di bilancio”.
A breve sarà approvato in conferenza unificata il riparto delle  risorse  destinate al piano di azione nazionale pluriennale  per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a  sei  anni, 224  milioni  di euro per  l’annualità 2018;  riparto  che avverrà secondo i  criteri concordati  nell’ambito  della commissione istruzione dell’Anci  e che  hanno  trovato la condivisione sia  del  Miur  che  delle  Regioni. Il piano  finanzia servizi  fondamentali, rivolti ai  bambini e  alle  bambine da  zero a sei anni nonché alle  loro  famiglie, ma per  raggiungere in  breve  tempo le  finalità del  piano e garantire  su  tutto il territorio le  stesse percentuali di copertura, è necessario un incremento  di  risorse. Per  questo   l’auspicio che tra  le priorità  del Governo ci sia il tema  della  scuola e  che  si  faccia il  massimo  sforzo per individuare  le risorse necessarie, perché sappiamo bene  quanto sia importante garantire  un  accesso  fin  dai primi  anni sia  per  lo  sviluppo e il successo del singolo individuo che in termini  di  ritorno  per la  società.