- Settembre 25, 2018
I Comuni e la scuola/2
Giachi al ministro Bussetti: “Partecipi a commissione Anci, comprenderà da vicino problemi comunii
L'esponente Anci: " Bene l'accordo quadro sull’edilizia scolastica, raggiunto nei primi giorni di settembre in Conferenza Unificata. Sbloccate risorse fondamentali per i Comuni e per gli investimenti introducendo apprezzabili semplificazioni che l’Anci andava chiedendo da tempo".
“Mi auguro che il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti possa accogliere il nostro invito e partecipare alla prossima riunione della commissione Anci. Sono certa che, dal confronto con gli amministratori che quotidianamente operano con e per la comunità, potrà ricavare suggerimenti e spunti di riflessione utili per la scuola”. Lo afferma Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della commissione nazionale scuola di Anci, in merito alla disponibilità del Ministro dell’Istruzione che, in una intervista al sito dell’Associazione, si è detto pronto al confronto, all’ascolto ed alla collaborazione con il mondo dei Comuni sui temi della scuola.
Giachi, in vista della partecipazione del ministro, riepiloga le principali questioni legate all’Istruzione affrontate negli ultimi mesi dall’Associazione. A partire dall’Accordo quadro sull’edilizia scolastica, raggiunto nei primi giorni di settembre in Conferenza Unificata. “Sono state sbloccate risorse fondamentali per i Comuni e per gli investimenti introducendo apprezzabili semplificazioni che l’ANCI, nell’ambito dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, andava chiedendo da tempo. Va dato atto della disponibilità del Ministro Bussetti che appena insediatosi ha incontrato l’ANCI nonché della Ministra Stefani che hanno recepito le richieste dell’ANCI e adottato i provvedimenti conseguenti. E’ un primo passo per lo snellimento burocratico che consente di accelerare l’erogazione diretta delle risorse agli enti locali”, aggiunge Giachi “ e per una migliore governance della messa in sicurezza delle scuole. L’obiettivo è infatti quello di assegnare rapidamente le risorse disponibili con meno decreti e atti ministeriali intermedi. Nell’ambito dell’osservatorio– precisa la vicesindaca di Firenze – verificheremo che le misure messe in campo siano rispettate e che siano sufficienti per il conseguimento degli obiettivi di semplificazione.”
Vi è poi la campagna avviata dal Comune di Firenze e condivisa dall’Anci per promuovere l’introduzione per legge dell’educazione alla cittadinanza come materia scolastica con voto autonomo. “L’attività sviluppata in questi mesi, grazie anche ad una prima mobilitazione nazionale in luglio che ripeteremo a breve, ha portato i primi importanti risultati. Sono più di 500 – spiega Giachi – i Comuni che hanno finora aderito alla raccolta firme”. L’esponente Anci apprezza “la condivisione di questa iniziativa sui principi da parte del ministro Bussetti che ha indicato l’educazione civica come parte del patrimonio culturale del sistema di istruzione nazionale, pur considerandola materia trasversale. Sono certa che, con il contributo dei comuni, ma anche dei numerosi cittadini, insegnanti, esponenti del mondo politico e della cultura che hanno condiviso i contenuti e le finalità della nostra iniziativa, riusciremo a raccogliere, le cinquantamila firme necessarie per consegnare la proposta in Parlamento, entro la fine dell’anno”.
Altro tema quello delle risorse, assolutamente strategico per i Comuni in vista della definizione della prossima Legge di Stabilità. “Accogliamo con favore la disponibilità del ministro Bussetti a spendere in modo veloce i sette miliardi di euro che erano rimasti nel cassetto troppo a lungo sull’edilizia scolastica”, sottolinea Giachi. Così come “apprezziamo il suo impegno a cercare ulteriori risorse da destinare a questo settore proprio nelle pieghe della legge di bilancio”.
A breve sarà approvato in conferenza unificata il riparto delle risorse destinate al piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni, 224 milioni di euro per l’annualità 2018; riparto che avverrà secondo i criteri concordati nell’ambito della commissione istruzione dell’Anci e che hanno trovato la condivisione sia del Miur che delle Regioni. Il piano finanzia servizi fondamentali, rivolti ai bambini e alle bambine da zero a sei anni nonché alle loro famiglie, ma per raggiungere in breve tempo le finalità del piano e garantire su tutto il territorio le stesse percentuali di copertura, è necessario un incremento di risorse. Per questo l’auspicio che tra le priorità del Governo ci sia il tema della scuola e che si faccia il massimo sforzo per individuare le risorse necessarie, perché sappiamo bene quanto sia importante garantire un accesso fin dai primi anni sia per lo sviluppo e il successo del singolo individuo che in termini di ritorno per la società.