- Settembre 15, 2015
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Hate speech – QEL Sole24Ore, Cittalia partner del progetto Ue Prism contro l’odio sul web
di Simone D'Antonio L'emergenza rifugiati degli ultimi mesi ha contribuito sensibilmente ...di Simone D’Antonio
L’emergenza rifugiati degli ultimi mesi ha contribuito sensibilmente ad aumentare su media tradizionali e social il dibattito su tematiche come accoglienza e integrazione, favorendo al contempo l’emergere di intolleranze e razzismi che proprio attraverso il web circolano con effetti deteriori rispetto anche al recente passato. L’impegno di giornalisti, giuristi, associazioni e pubbliche amministrazioni contro l’odio in rete si concretizza sempre di più in progetti e campagne che puntano a contrastare l’hate speech, i discorsi di intolleranza rivolti a minoranze e categorie svantaggiate.
La Fondazione ricerche dell’Anci Cittalia è tra i partner del progetto Prism (http://www.prismproject.eu/), che a livello europeo promuove un monitoraggio sulle modalità di utilizzo dei social network per diffondere messaggi di odio e di intolleranza. Tale forma di controllo e analisi viene svolta da 11 partner in Italia, Francia, Gran Bretagna, Romania e Spagna con l’intento di coinvolgere attivamente associazioni, contesti locali ed equality body (per l’Italia l’Unar) nello sforzo di contrastare l’intolleranza che corre in rete.
Dopo una prima fase di studio comparatistico, il progetto sta realizzando azioni di formazione rivolte a giornalisti, comunicatori pubblici, personale delle amministrazioni locali e giuristi per individuare le forme in cui si esprime l’hate speech in rete ed elaborare misure di contrasto adatte ai diversi orizzonti nazionali.
Gli obiettivi del progetto
Favorire l’inclusione delle categorie più deboli e il contrasto all’intolleranza attraverso l’educazione delle fasce più a rischio, come ad esempio i giovani, sono tra gli obiettivi del progetto che presenterà nel 2016 a Bruxelles una serie di linee guida per fermare l’hate speech a partire dall’impegno concreto delle istituzioni europee. Il coinvolgimento diretto dei principali attori del settore, tra cui le direzioni nazionali ed europee di Facebook e Twitter, contribuisce a legare concretamente le proposte di Prism all’evoluzione delle policy adottate dai principali social network per ridurre l’impatto dell’hate speech sul dibattito in rete.
Le iniziative
Il tema del contrasto all’odio in rete è stato inoltre rilanciato nelle ultime settimane dalla campagna #Nohatespeech, promossa dall’Associazione Carta di Roma (partner del progetto Prism), European Federation of Journalists e Articolo 21 per sensibilizzare lettori e testate giornalistiche all’isolamento di coloro che propongono discorsi intolleranti. Oltre mille persone hanno già firmato la petizione internazionale che pone una sfida decisiva anche ai contesti locali, in quanto proprio nelle città si concentrano maggiormente gli effetti dei discorsi d’odio legati, soprattutto di recente, al rifiuto di ogni forma di inclusione verso richiedenti asilo e rifugiati.
Il progetto Prism sta inoltre promuovendo a partire dal suo sito e dai suoi strumenti social (su Facebook https://www.facebook.com/PRISM-Project-Against-racism-and-hate-speech-online-1625769954309569/timeline/ e Twitterhttps://twitter.com/prism_eu) il coinvolgimento diretto degli utenti per segnalare post e casi di hate speech in Italia e in Europa, oltre a fornire una panoramica sul blog del progetto e sui social media dell’andamento del dibattito europeo sul tema.