• Aprile 17, 2013
di anci_admin

Notizie

Giustizia – Decolla protocollo Anci-Dap per reinserimento detenuti, 50 Comuni pronti ad adesione

“Un’idea positiva e gia’ apprezzata, sia dai detenuti che dai direttori dei penite...

“Un’idea positiva e gia’ apprezzata, sia dai detenuti che dai direttori dei penitenziari. Un progetto che porta con se’ enormi potenzialita’ per il concreto reinserimento sociale di chi sta scontando una pena in carcere’’. Cosi’ il Sindaco di Padova e delegato Anci alla Sicurezza Urbana, Flavio Zanonato, commenta il secondo incontro del Comitato di Gestione del protocollo tra Anci e Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia), finalizzato proprio al reinserimento lavorativo dei detenuti. L’incontro, avvenuto ieri nella sede del Dap a Roma, e’ stato occasione per mettere a frutto le esperienze gia’ avviate in fase sperimentale, ma soprattutto per definire un piano che da qui a giugno sara’ in grado di coinvolgere i primi 50 Comuni nei progetti di reinserimento.
Il caso scuola presentato ieri e’ proprio quello di Padova, alla luce del quale Zanonato afferma che ‘’l’idea e’ stata molto apprezzata soprattutto dai detenuti: nessuno, tra coloro a cui e’ stata proposta la possibilita’ di lavorare fuori dalle mura del carcere, ha rifiutato’’. Allo stesso tempo Zanonato non nasconde che ‘’esistono una serie di problemi, sia dal punto di vista procedurale che dal punto di vista burocratico, che potrebbero limitare la possibilita’ dei Comuni di aderire in forma compiuta al progetto’’. Tra questi, sicuramente, il blocco delle assunzioni imposto agli Enti locali e i vincoli del Patto di stabilita’.
Proprio alla luce di queste criticita’ il Comitato ha stilato una serie di linee guida per i Comuni e un modello standard di adesione, che serviranno a guidare le amministrazioni nelle procedure. Al contempo l’ANCI ha gia’ registrato la disponibilita’ di 50 Comuni a presentare progetti di adesione al protocollo.
Insomma, sostiene il Direttore generale delle Risorse del Dap, Alfonso Sabella, “Con oggi il progetto inizia finalmente a prendere forma, tanto che speriamo di renderlo completamente operativo già dalle prossime settimane, in modo che entro giugno partano i progetti dei primi 100 Comuni che hanno intenzione di aderire. Siamo soddisfatto soprattutto – conclude Sabelli – per un’iniziativa che contemporaneamente valorizza la funzione rieducativa della pena, promuove l’azione risarcitoria dei detenuti nei confronti della società, non svilisce il loro lavoro e assolve ad una funzione risocializzante e formativa, nell’esclusivo interesse della collettività”. (mv)