- Maggio 10, 2024
Politiche giovanili
Giovani, sport e valorizzazione culturale, sociale ed enogastronomica: il workshop Anci a Siena
Prosegue l’iniziativa di Anci che si svolge alla partenza delle tappe del Giro-E
Non si ferma la serie di workshop ANCI nell’ambito del Giro-E, che giovedì 9 maggio, ha fatto tappa a Siena, nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento a favore dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
Ai Giardini La Lizza di Siena, nell’area hospitality del Green Fun Village, la giornata è stata caratterizzata dal racconto di casi ed esperienze locali rispetto alle opportunità di ingaggio e crescita per i giovani legate alle strategie di sviluppo locale, valorizzazione delle risorse territoriali, sport e grandi eventi.
Dalla valorizzazione culturale come volano di crescita economica e sociale per i giovani e il territorio, con la cooperativa del Teatro Povero di Monticchiello al Progetto di Street art delle Scuole superiori di Siena, fino alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali, con l’Istituto Alberghiero Bettino Ricasoli. Spazio anche allo Sport come infrastruttura sociale: per il contrasto a bullismo e cyberbullismo, con il CUS Rugby; per l’inclusione dei più fragili con il Costone Baskin; oltre a discutere dell’impatto sociale ed economico dei grandi eventi sportivi con Ricercatori, Studenti e Professori universitari, con uno sguardo alle opportunità per i giovani legate a nuove professionalità e competenze per il management di interventi locali connessi al binomio “Sport e Salute”.
I lavori della giornata hanno visto la presenza della Responsabile Politiche giovanili del Comune di Siena, Giulietta Bonechi, e il susseguirsi del racconto di esperienze, progettualità e valutazioni, con lo scopo di divulgare e contaminare i territori e le amministrazioni locali con nuove idee e nuove opportunità per i giovani.
Ismaele Carpini, guida ambientale escursionistica della Cooperativa di comunità del Teatro Povero di Monticchiello, eccellenza nel mondo della cooperazione attivo in Toscana, ha raccontato le attività teatrali e culturali del Teatro, alle quali si affiancano molti altri servizi per la comunità del borgo, che hanno determinato il successo della Cooperativa. Una lunga storia, di cui Carpini ha presentato i più recenti sviluppi, che dimostra come la cultura possa creare lavoro e sevizi anche in Comuni piccolissimi come Monticchiello.
“Il Teatro Povero è iniziato come esperienza culturale, per contrastare lo spopolamento in un Comune che veniva abbandonato dai propri abitanti. L’esperienza si è poi sviluppata in forma imprenditoriale con il modello cooperativo, riuscendo nell’arco di quarant’anni a dare lavoro a sempre più persone. Ora, con la valorizzazione della vocazione turistica della Val d’Orcia, attraverso la Cooperativa siamo riusciti a creare nuovi posti di lavoro per i giovani, mantenendo però l’autenticità e l’identità data dall’appartenenza a una realtà come quella di Monticchiello, che per quasi sessant’anni è riuscita a contrastare l’abbandono”.
A Siena, proprio a un centinaio di metri dall’area hospitality del Green Fun Village del Giro-E che ha ospitato il workshop, è in dirittura d’arrivo in queste settimane un intervento di recupero e rivalorizzazione del sottopassaggio della Lizza. Un progetto inclusivo che sta coinvolgendo attivamente i giovani delle scuole superiori di Siena, come raccontato dalla Prof.ssa Alice Leonini del Liceo artistico Buoninsegna: “Il progetto “Alice nel Paese delle Meraviglie”, grande murales che si sta realizzando nel sottopassaggio della Lizza, prevede una ‘partnership artistica’ tra le giovani forze creative e il Comune di Siena, che ha deciso di investire concretamente sui giovani del nostro Liceo, che hanno vinto il bando rivolto alle scuole sul tema della ‘Street art’. La parte innovativa riguarda la modalità di azione ‘Peer-to-Peer’, ovvero i nostri studenti sono diventati ‘docenti’ per altri coetanei nello sviluppo del progetto”. Un percorso di formazione iniziato lo scorso anno, con un Corso sulla sicurezza organizzato dal Comune e poi con gli incontri con la Prof.ssa Leonini per elaborare invece il contenuto dei Corsi tematici legati al progetto “Street Art” prima di passare alla realizzazione dell’opera nel sottopassaggio.
Anche i ragazzi coinvolti nel progetto hanno avuto modo di intervenire nel corso del workshop, raccontando la propria esperienza: “È stata un’ottima occasione per noi per imparare a lavorare nel mondo dell’arte e della street art. Il tema di Alice nel Paese delle Meraviglie ci ha permesso di realizzare un nostro percorso in cui noi stessi abbiamo scelto gli oggetti che sono stati reinterpretati nell’opera: per esempio l’opera contiene un tributo ai nostri autobus, creando un effetto quasi onirico che si sviluppa su tutta la parete del sottopassaggio”.
La seconda sessione ha invece approfondito il tema delle opportunità per i giovani nella valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, ancora una volta raccontato attraverso l’esperienza di una scuola, l’Istituto Superiore Enogastronomico Bettino Ricasoli di Colle Val d’Elsa, con l’intervento del Prof. Lorenzo Binozzi: “Siamo contenti di aver potuto raccontare le nostre eccellenze e come si leghino al territorio senese. Le nostre eccellenze sono innanzitutto i nostri studenti, quello che fanno, che ci raccontano, i feedback sempre positivi che riceviamo dalle aziende. Ci interessa la crescita professionale ma anche umana dei nostri studenti, come il loro modo di porsi all’interno di un ecosistema che possa contribuire a migliorare il contesto in cui viviamo. Tutti i nostri progetti si sviluppano anche grazie alle aziende che collaborano con noi e alle associazioni e realtà con cui riusciamo a entrare in contatto”.
L’esempio più concreto di come si sviluppi l’attività all’interno dell’Istituto è stata rappresentata proprio da uno studente che ha condiviso con i partecipanti la propria esperienza: “Il mio percorso è avvenuto grazie alla mia scuola – ha raccontato Teo Morandi –, che con i suoi insegnati mi ha fatto appassionare e mi ha aperto le prospettive di un mondo fantastico, insegnandomi anche a tenere sempre il sorriso. Sono molto grato alla mia scuola, che reputo un’eccellenza nella provincia di Siena, perché mi ha dato la possibilità di uno stage in Irlanda per quattro mesi, permettendomi di imparare la lingua inglese e di vivere da solo. Ho finito l’anno scolastico, ho firmato il mio primo contratto a Porto Cervo e quest’anno, appena finito l’esame di maturità, tornerò a Porto Cervo come bar manager. Se tutto andrà secondo i piani, poi lavorerò in Svizzera in inverno”.
Infine, la terza Sessione dedicata allo Sport come infrastruttura sociale, con una serie di interventi molto apprezzati, che hanno spaziato dai progetti di sensibilizzazione su temi importanti come l’inclusione dei soggetti fragili, il contrasto al bullismo e il coinvolgimento attivo degli anziani anche attraverso l’incontro e lo scambio con i giovani, fino ad arrivare allo sport come volano di nuove competenze e nuove professionalità per la popolazione giovane.
Michele Rizzi, Presidente del Siena Rugby Club e braccio amministrativo del rugby a Siena, con la parte sportiva seguita dal CUS: “Abbiamo sviluppato un progetto di sensibilizzazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo, cofinanziato da Regione Toscana e Comune di Siena. Alla base, l’idea del rugby come strumento di prevenzione, attraverso i suoi valori, che portano a forte autostima, grande rispetto reciproco e fiducia nei compagni di squadra. L’attività coinvolge le scuole secondarie di primo e secondo grado, prima l’istituto agrario e poi le scuole medie. La speranza è quella di contribuire alla formazione di una responsabilità ‘sociale’ dei ragazzi all’interno della nostra comunità e, dall’altro lato, di portare nuove leve allo sport che amiamo così tanto”.
Giuliana De Angelis, responsabile dell’AUSER comunale di Siena, associazione impegnata a favorire la cittadinanza attiva degli anziani: “Siamo molto operativi in particolare nei confronti dei giovani. I bambini dalla prima elementare alla terza media vengono a fare i compiti da noi due volte alla settimana; nelle scuole superiori andiamo a parlare del tema della solidarietà, dell’accoglienza, del superamento del pregiudizio e della non-violenza. Siamo stati invitati dal Siena Rugby a lavorare con loro, per dimostrare che uno sport che ad alcuni potrebbe sembrare violento è in realtà una disciplina in cui la solidarietà si rafforza ancora di più. E noi anziani ne siamo la testimonianza”.
Filippo Pintaldi, allenatore del Costone Siena Baskin, ha portato l’esempio del basket inclusivo, questa nuova disciplina che, con un ingegnoso sistema di regole, è pensata per adattarsi ai giocatori in campo, che possono essere uomini e donne, disabili e non, giocatori di pallacanestro esperti o poco avvezzi allo sport: “È una realtà di sport – ha spiegato Pintaldi – in cui l’inclusione è alla base di tutto e dove ‘normodotati’ e persone con disabilità possono giocare insieme in campo, creando un’armonia particolare, respirando la stessa voglia di inclusione e trasmettendo ai ragazzi e alle ragazze che giocano la sensazione di sentirsi davvero come noi in tutto e per tutto e il piacere di essere considerati persone vere”.
Un giovane di Siena, Niccolò Innocenti, laureato triennale in Economia e laureando per la specialistica in Sport Management, ha presentato i risultati delle ricerche che sta conducendo per la tesi di laurea: “Sto portando avanti un progetto che intende valutare l’impatto che eventi sportivi come ‘Strade Bianche’ ed ‘Eroica’ hanno sul territorio, sulla provincia e sulla città di Siena, anche tramite sondaggi somministrati alla popolazione di Siena e ai partecipanti alla granfondo Strade Bianche. Il risultato è che il 95% degli abitanti crede che gli svantaggi, come le limitazioni al traffico, siano molto inferiori rispetto ai vantaggi, tra i quali la visibilità televisiva per la città, la possibilità per le strutture ricettive del territorio di allungare la stagione turistica alla primavera e all’autunno, la possibilità che i partecipanti tornino poi sul territorio per visitare la città”.
Significativo anche il contributo conclusivo del Prof. Saverio Battente dell’Università di Siena: “Oggi lo sport non è soltanto passione e agonismo, ma un mondo che ha un impatto globale nella nostra società dal punto di vista culturale, sociale, politico e anche economico. Per questo l’Università ha sentito il bisogno di interfacciarsi con queste realtà. Tra le iniziative che il nostro Ateneo mette in campo in questo ambito c’è il corso multidisciplinare di formazione per operatori delle società sportive, rivolto a studenti che vogliano avvicinarsi a una professione nel mondo dello sport o a chi già opera in questo settore e intenda approfondire le competenze già acquisite; un altro progetto è una squadra di studenti universitari iscritta ai campionati FIP (Federazione Pallacanestro) con l’idea di utilizzare anche la pratica agonistica per completare la formazione personale dei nostri studenti”.
Anche da Siena, giovedì 9 maggio, poco prima dell’inizio del workshop, ha preso il via la tappa del Giro-E che si è conclusa a Rapolano Terme, sotto il traguardo del Giro d’Italia, e che ha visto la partecipare in bicicletta anche un team ANCI, capitanato da Giorgio Rocca e composto da Amministratori locali e Ambassador del territorio.