- Gennaio 27, 2025
27 gennaio
Giorno della Memoria. Manfredi: “Non dimenticare questa grande tragedia dell’umanità”
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz portando alla luce l’orrore dei lager nazisti. Il ricordo e il monito dei sindaci, le iniziative dei Comuni. Leggi anche l'intervento di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona e vice presidente vicario Anci
“Questa è una giornata di ricordo, ma anche di presente e di futuro. Ricordiamo la più grande tragedia della nostra storia, una tragedia che ha colpito i valori fondanti dell’umanità, una tragedia che sembra lontana ma che invece è ancora presente e che può ripetersi”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel suo intervento alla cerimonia, organizzata dalla Prefettura nel Massimo partenopeo, per celebrare la Giornata della Memoria che ha visto la partecipazione delle scolaresche.
“È fondamentale che i giovani ascoltino queste storie – ha affermato – per difendere i valori di pace e tolleranza che sono e devono essere alla base della convivenza civile perché non dobbiamo dimenticare che la Shoah si è alimentata nell’indifferenza e nel sostegno di larga parte della popolazione e dunque, per contrastare simili eventi, è di fondamentale importanza che la società civile sia vigile e presente, perché non basta l’impegno solo delle istituzioni”. Manfredi ha ricordato come la città di Napoli sia “fortemente democratica e nella sua storia ha tanti anticorpi. Tutti dobbiamo impegnarci affinché la storia sia grande guida per il presente e per il futuro. Il nostro pensiero va alle vittime di questa tragedia e alla comunità ebraica”.
“Il Giorno della Memoria è un giorno delle istituzioni e dobbiamo fare in modo che questa giornata ci unisca”. Lo ha sottolineato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell’Olocausto e delle deportazioni nazi fasciste al Memoriale della Shoah a Bologna. Per il sindaco c’è “bisogno di dialogo, collaborazione, abbiamo bisogno che ci sia un’idea diversa anche della politica e dello stare assieme nelle piazze e nelle nostre comunità”. Per il primo cittadino di Bologna “80 anni fa l’esercito sovietico arrivò ad aprire i cancelli di Aushwitz ma l’Europa ebbe bisogno di numerosi anni, prima di accorgersi che all’interno della propria coscienza il male assoluto aveva trovato spazio. Questo ci deve insegnare quanto ancora oggi la nostra città, il nostro Paese, tutta l’Europa si unisca contro ogni forma di antisemitismo, violenza e razzismo.”
”Il 27 gennaio, Giorno della Memoria – ha detto da parte sua il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – ci invita a riflettere, a non dimenticare, ad agire concretamente nelle nostre vite quotidiane per far sì che quei fatti non si perdano, e siano base per una vera cultura della pace, della tolleranza, del rispetto dell’altro. Una cultura di cui sentiamo profondamente il bisogno oggi: diffonderla e sostenerla è un dovere verso chi ha dato la vita allora e verso le nuove generazioni. Perché, come ci insegnano le storie di chi è sopravvissuto, chi salva la memoria, salva il futuro”.
“La nostra città non fu estranea a questo eccidio di massa: 1.023 ebrei vennero rastrellati e poi deportati direttamente al campo di sterminio di Auschwitz. Di tutti loro soltanto 16 sopravvissero. Non dimenticheremo mai questo orrore e manterremo sempre viva la memoria di quei tempi bui”. Lo ha scritto su Instagram il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“E lo faremo anche grazie ai tanti giovani, 142 studenti romani, che partecipano quest’anno con emozione, al Viaggio della Memoria che li porta a vedere con i loro occhi i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e a sentire il dolore che qui si è consumato e che mai più deve ripetersi”. Roma Capitale, conclude il sindaco, “in occasione di questa importante giornata, ha organizzato oltre 40 eventi diffusi in tutta la città mostre, incontri, visite guidate, presentazioni di libri, eventi per le scuole, concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche, in cui cittadini, istituzioni e associazioni si possono confrontare per preservare il ricordo. Perché la Memoria genera Futuro”.
Per il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro è importante ricordare “per costruire ponti di pace e un futuro migliore. “Oggi, così come ogni giorno dell’anno, è nostro dovere ricordare e testimoniare ciò che l’odio di un uomo nei confronti di un altro uomo è stato in grado di fare. Lo dobbiamo alle vittime innocenti, alle loro famiglie ma anche a noi stessi e ai nostri figli, perché tutto questo non si ripeta MAI più”.
Mentre il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi si è affidato alle parole di Liliana Segre per ricordare la giornata di oggi: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo […]”. “Ricordiamo la Shoah – scrive il sindaco su Instagram – per trasmettere alle nuove generazioni il valore della dignità e del rispetto, affinché l’orrore non si ripeta mai più”.
“L’attualità di questa giornata è grande e sono enormemente grato a coloro che hanno organizzato questo evento di coinvolgimento dei giovani. È decisamente la pagina più vergognosa della storia della nostra città la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento e tutta la sofferenza che è stata perpetrata da questa ideologia nazifascista omicida e liberticida. Non dobbiamo mai dimenticare questa pagina e dobbiamo stare all’erta, dobbiamo essere vigilanti rispetto a quelle che sono le insidie di oggi nei confronti della democrazia”. Lo ha detto il facente funzioni sindaco di Genova Pietro Piciocchi, a margine di una cerimonia al Palazzo Ducale di Genova per la Giornata della Memoria.
“Il modo migliore per affrontare il Giorno della Memoria è far parlare i ragazzi. Per non cadere nella retorica bisogna sentire i pensieri, le emozioni e quello che i ragazzi hanno vissuto viaggiando in quei luoghi drammatici”. Lo ha sottolineato la sindaca di Firenze, Sara Funaro, dopo aver aperto la cerimonia organizzata per le scuole fiorentine nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Funaro pensa a quei giovani che hanno visitato i campi di sterminio attraverso una delle progettualità del programma ‘Chiavi della città’ del Comune, “che portano con loro quell’esperienza. Un’esperienza che non ricorda solo quegli anni drammatici, quelle ferite indelebili per troppe persone, ma che aiuta anche a riflettere sul presente e sul futuro”. Perché: “è riportando le questioni del passato nell’attualità che si può fare un servizio alle comunità abbattendo intolleranze e qualsiasi forma di antisemitismo e di razzismo”. Ed è così “che i nostri ragazzi possono essere d’esempio anche per noi adulti”.
Anche il sindaco di Bari, Vito Leccese, si è unito al ricordo. “E’ molto importante che giornate come questa, dedicate alla memoria, non siano soltanto un esercizio retorico di circostanza, ma siano giornate che ci facciano riflettere su quello che è accaduto, perché conoscere esattamente il nostro passato ci consente di proiettarci verso il futuro e di fare in modo che quelle tragedie che si sono consumate nel passato non abbiano più a verificarsi”.
Carlo Marino, sindaco di Caserta nel ricordare su Instagram la giornata di oggi, ha richiamato alla necessità di percorre la strada della pace “perché orrori del genere non si verifichino mai più”.
“Il nostro dovere è di ricordare, ogni anno e ovunque: in famiglia, nelle scuole, in tutti i luoghi di aggregazione. Non dobbiamo permettere che lentamente cali l’oblio su una tragedia terribile nella sua unicità, su un progetto di morte che mirava allo sterminio del popolo ebraico e alla disumanizzazione delle persone. Oltre agli ebrei, in questa giornata ricordiamo anche tutte quelle altre vittime innocenti, massacrate solo perché omosessuali, rom, sinti o disabili. Oggi, dobbiamo ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto la ferocia dell’odio nazista e riflettere sull’importanza del reciproco rispetto e della civile convivenza, valori fondamentali che devono prevalere sempre e dovunque”.
“L’Olocausto è un capitolo buio della storia umana che ha lasciato cicatrici profonde e lezioni imprescindibili, anche nelle nostre terre, anche in questo luogo che ne rappresenta l’orrore e trasuda disperazione”. Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza al monumento nazionale della Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia. “La Shoah rappresenta il culmine della disumanizzazione e dell’odio ideologico incarnati dal regime nazista e dai suoi alleati fascisti”, ha osservato. Il sindaco ha ricordato che l’Amministrazione ha “deciso di mettere a frutto i 3 milioni di euro di finanziamenti ministeriali in questo monumento nazionale, affinché da queste mura, dove l’uomo ha perso la sua umanità, attraverso la Cultura della memoria e dal seme dell’odio possa germogliare e fortificarsi la luce della conoscenza, del rispetto, della libertà, della democrazia”.
Leggi anche l’intervento di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona e vice presidente vicario Anci