• Novembre 2, 2017
di anci_admin

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Giachi: “Soddisfatti per approvazione Piano infanzia e decreto riparto risorse. Serve costante coinvolgimento attori locali”

“Siamo molto soddisfatti che il Piano per l’infanzia sia stato approvato insieme al decr...
Giachi: “Soddisfatti per approvazione Piano infanzia e decreto riparto risorse. Serve costante coinvolgimento attori locali”

“Siamo molto soddisfatti che il Piano per l’infanzia sia stato approvato insieme al decreto di riparto del Fondo nazionale per il Sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione che  consentirà di assegnare  209 milioni di euro direttamente ai Comuni entro la fine di quest’anno. Ci auguriamo che i Comuni continuino ad essere coinvolti ed ascoltati anche per i futuri riparti che la Cabina di regia dovrà affrontare”.
Così la vice sindaca di Firenze e presidente della Commissione istruzione, politiche educative, edilizia scolastica di Anci Cristina Giachi ha commentato l’approvazione, durante la Conferenza Unificata di giovedì 2 novembre, del “Piano di azione nazionale pluriennale” per la promozione del Sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione per le bambine e i bambini dalla nascita sino a sei anni dando  attuazione  agli obiettivi  strategici previsti  nel  dlgs  65/2017  e  definendo per un triennio  la  destinazione  delle risorse  disponibili per consolidare,  ampliare e qualificare  il sistema integrato nei limiti  delle risorse  messe a  disposizione (209 milioni  di  euro  per il  2017;  239 per il  2018;  243  per il  2019). A  partire  dal  2018  anche le  regioni  parteciperanno  con un  cofinanziamento  pari  almeno  al  20% per il  2018 e  al  30%  dal  2019. 
Giachi ha, infine, sottolineato la necessità di garantire ai cittadini soprattutto i servizi per la prima infanzia coinvolgendo gli attori locali e le Regioni. “Gli enti locali ci sono – ha concluso – se tutti gli attori locali fanno la loro parte e tutte le Regioni decidono di investire in prima persona, perché alcune già lo fanno, credo che possiamo cambiare lo stato dei servizi 0-6 nel nostro paese”. (fdm)