- Aprile 16, 2013
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Gestioni associate – Cavazzini (Drizzona): “Siamo a metà del guado, è il momento della svolta”
"Il tema delle gestioni associate è, rispetto ai piccoli comuni, il tema principale atto..."Il tema delle gestioni associate è, rispetto ai piccoli comuni, il tema principale attorno a cui si legano tutti gli altri temi all’ordine del giorno. Dal 2010 sono state fatte tante cose ma oggi siamo a metà del guado ed è il momento della svolta" ha aperto così Ivana Cavazzini, presidente del Dipartimento piccoli Comuni di Anci Lombardia, il seminario “I Piccoli Comuni: Gestione Associata e patto di stabilità nazionale e regionale” tenutosi a Milano.
Il sindaco di Drizzona ha ricordato che, "se fino a gennaio l’obbligo era quello di riuscire a gestire in forma associata almeno 3 funzioni fondamentali, nel corso di quest’anno si dovranno associare quelle 6 funzioni fondamentali che toccheranno i gangli vitali dei comuni. Qui si vedranno le competenze di tecnici e dei sindaci a rispondere a questi obblighi".
Per la Presidente del Dipartimento Anci Lombardia "la situazione è molto fluida. Siamo di fronte a un quadro in cui sono attive diverse convenzioni, che spesso si basano su assetti territoriali diversi a seconda delle funzioni da gestire. Questo, oggi che si entra nel vivo delle gestioni associate e servono impianti organizzativi stabili, evidenzia che diventa impossibile affrontare il tutto con le sole convenzioni perché o queste convenzioni hanno una struttura omogenea e sono in grado di organizzare i servizi, oppure avranno molta difficoltà a rispondere correttamente alle richieste del legislatore".
Per Cavazzini "le unioni, sotto questo punto di vista, sono più stabili: garantiscono la rappresentanza dei diversi enti aderenti e la possibilità di gestire il personale".
Il sindaco ha evidenziato che "come Anci Lombardia ribadiamo la necessità di pensare ai finanziamenti che supportino i Comuni in questa fase, perché l’avvio delle gestioni associate porterà a un riordino non solo dei territori ma anche degli assetti istituzionali regionali, visto che in Lombardia si discute anche della riforma delle province e per questo la Regione ha avviato un’apposita Commissione speciale. Per ora abbiamo chiesto alla Regione Lombardia di sostenere le unioni e di mantenere un atteggiamento coerente rispetto ai processi di fusione che si sono avviati nei territori. Inoltre abbiamo chiesto l’abolizione dell’applicazione del patto di stabilità ai piccoli Comuni, perché se è insopportabile per tutti, lo è ancora di più in questa fase delicata di avvio delle gestioni". (com/ef)