• Febbraio 24, 2024
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Folco Quilici. Fabbri (sindaco Ferrara) e Giacobbo (cond. TV): “Vita ricca di avventure e scoperte”

Il ricordo del grande documentarista a 6 anni dalla morte nelle parole del primo cittadino ferrarese e del divulgatore TV
Folco Quilici. Fabbri (sindaco Ferrara) e Giacobbo (cond. TV): “Vita ricca di avventure e scoperte”

“Quilici, i suoi capolavori resteranno guida e insegnamento per le giovani generazioni”. Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: “ha fatto apprezzare le bellezze e le diversità del nostro pianeta dando un contributo fondamentale alla nascita e alla diffusione della cultura ambientalista”. Un ferrarese innamorato della propria terra, “diceva di amare soprattutto le nebbie della città e della campagna circostante”. “Nei racconti ricordava sempre la sua casa in Viale Cavour, la famiglia, il padre Nello Quilici giornalista, la madre Mimì Buzzacchi pittrice, il fratello Vieri Quilici”.
Una vita ricca di avventure e scoperte, un viaggiatore che, in oltre cinquant’anni, ha raccontato l’uomo, la natura e l’ambiente, portando sul piccolo schermo la magia dell’ignoto. “Nel 2006 Forbes, il magazine più famoso al mondo, lo inserì tra le cento firme più influenti di sempre grazie ai film e libri sull’antropologia e cultura”. E Fabbri conclude “con la sua morte (24 febbraio 2018) perdiamo un grande maestro, uno tra gli intellettuali più importanti del documentarismo italiano”.
Il divulgatore e conduttore televisivo Roberto Giacobbo lo ricorda così: “un uomo sincero, schietto, dalla moralità specchiata. Regista di molti lungometraggi ha raccontato L’Italia vista dal cielo e filmato dall’alto le bellezze del Paese, sorvolandole in elicottero. La sua una divulgazione fatta di idee, di nuove proposte e progetti di qualità per coinvolgere lo spettatore spesso distratto da fiction, film, varietà e reality.
Quilici – continua Giacobbo – è riuscito a trovare la chiave pulita, pura e corretta dei servizi che trasmetteva ai suoi lettori, sia che si parlasse di natura, di animali, oppure del magico mondo rappresentato da una pallina che galleggia nello spazio”. Questo l’insegnamento del documentarista ferrarese: “la necessità di prepararsi – spiega Giacobbo – di condividere una passione e di rispettare le persone alle quali il lavoro era destinato”. Una vita spinta dalla curiosità e dedicata alla scoperta, “ci ha stupito, entusiasmato e fatto battere il cuore”.