• Settembre 15, 2017
di anci_admin

Notizie

Focus Scuola – Tomasi (ass. Belluno): “L’impegno dell’ANCI per il riconoscimento delle peculiarità territoriali”

*Valentina Tomasi Per non perdere la sua efficacia il percorso di trasformazione del mondo della sc...

*Valentina Tomasi
Per non perdere la sua efficacia il percorso di trasformazione del mondo della scuola, che vede anche la tanto attesa riforma del segmento 0/6 anni va accompagnato da due percorsi culturali.
Il primo riguarda il ruolo della scuola, che non si esaurisce con la sola istruzione ed è questo il motivo per il quale lo Stato dovrebbe riconoscere ai Comuni la possibilità di intervenire liberamente in settori come la riqualificazione urbana, il recupero del decoro, la spesa produttiva sul piano culturale e l’inclusione sociale. In assenza  di politiche coordinate orientate all’intera comunità, l’intervento sul solo mondo della scuola rischia di non essere completamente efficace.
La scuola è il principale strumento contro la lotta alle discriminazioni e mezzo teso all’eliminazione delle barriere culturali. Scuola ed ente locale devono rafforzare sempre di più la sinergia e la costante collaborazione nel perseguire il comune obiettivo di fornire gli strumenti fondanti per i cittadini e la comunità odierna.
Il secondo e relativo al riconoscimento, da parte dello Stato, delle peculiarità territoriali.
L’Italia è paese di borghi e piccoli Comuni, di specificità ed eccellenze che devono essere protette e il primo passo è garantire che la scuola di riferimento mantenga i suoi standard e l’erogazione di un servizio adeguato e strutturato per la comunità.
Dove chiude una scuola il rischio di innescare un processo di abbandono e degrado aumenta esponenzialmente e non soltanto  danneggiando gli studenti e la comunità a cui appartengono, ma anche minando la tutela della specificità del territorio e il suo sviluppo socio economico.
Si pensi alle aree di montagna caratterizzate da bassa densità abitativa, distanze spesso insormontabili, costi dei servizi alla persona molto più ingenti delle altre comunità e minori opportunità di sviluppo socio-economico, con il contestuale rischio costante dell’abbandono da parte della popolazione a favore di aree più urbanizzate e a maggior densità. Tale contesto rende quindi indispensabile una maggiore flessibilità dell’apparato scolastico e standard numerici appropriati ed adeguati al contesto.
Altra peculiarità riguarda proprio il segmento 0/6 anni in Veneto, dove circa il 60% dei servizi per l’infanzia è erogato dalla scuola paritaria, non consentendo quindi all’equilibrio auspicato del sistema integrato di garantire parità di accesso al servizio e disponibilità di strutture dedicate.
Il lavoro che ANCI sta portando avanti è proprio nella direzione del riconoscimento delle peculiarità territoriali e della richiesta della flessibilità necessaria per assicurare a tutti i piccoli cittadini e cittadine le stesse opportunità a prescindere dal territorio in cui vivono.
  

*Assessore alle Politiche sociali ed educative, Istruzione ed edilizia scolastica
 
Comune di Belluno