• Settembre 16, 2016
di anci_admin

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Focus Scuola – Riccardi (ass. Terni): “Proposta per un nuovo percorso di formazione”

di Carla Riccardi*   Al termine del percorso decisionale inclusivo per la razionalizzazione d...

di Carla Riccardi*
 
Al termine del percorso decisionale inclusivo per la razionalizzazione dei Servizi Educativi Comunali (SEC) del Comune di Terni, realizzato tramite la costituzione di un gruppo di lavoro misto formato da vari stakeholder, i rappresentanti di una associazione  di genitori di bambini frequentanti i SEC, in una nota hanno scritto: “di rifiutare ogni ipotesi di chiusura o di statizzazione dei SEC, ritenendo i due modelli educativi non equiparabili in quanto afferenti a rapporti con il territorio, a modelli organizzativi e a progetti educativi diversi.”
Questa considerazione mi ha fatto pensare molto a come fare, a quale strumento utilizzare per assicurare un sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, al diritto dei bambini alle pari opportunità di apprendimento ed anche alla continuità 0-6 anni attraverso l’attivazione di percorsi di istruzione e formazione integrati per insegnanti dei SEC e dello Stato finalizzati all’acquisizione di conoscenze e di competenze certificabili e riferiti a standard educativi condivisi dalla scuola comunale e statale.
Ciò soprattutto perché, viste le difficoltà economiche dell’Amministrazione Comunale, si è stati costretti a ridurre l’offerta delle scuole dell’infanzia comunali nelle zone della città dove l’offerta, in totale tra comunali e statali, era superiore alla richiesta (234 posti eccedenti) per poter potenziare i servizi 0-3 anni (attualmente pari al 29,4%) inferiori sia alla domanda sia a quanto richiesto dall’ Europa entro il 2020 (33%).
Per fare questo ho pensato che fosse essenziale far emergere che, a parte l’organizzazione dei SEC che prevede un numero maggiore di contemporaneità, il progetto educativo e le attività per il percorso prescolare non differiscono. Era necessario, per farlo capire all’utenza, condividere questa riflessione con il personale educativo.
Nel tavolo era anche emersa da parte del personale educativo dell’A.C. la richiesta di valorizzazione delle competenze attraverso la realizzazione di percorsi di aggiornamento e di rinnovamento organizzativo, di promozione dei SEC e di implementazione di attività e progetti a supporto dell’infanzia e della continuità 0-6 anni. Dal momento che, di solito, nelle istituzioni statali non si organizza mai formazione per i soli docenti dell’infanzia, ho pensato di proporre un percorso di conoscenza approfondita e comune dei nuovi indirizzi educativi per  questa fascia di età.
Ho riunito i Dirigenti Scolastici, i rappresentanti degli educatori, dei docenti statali e dei SEC e la coordinatrice pedagogica e ho presentato l’idea di organizzare un “seminario” lungo tutto l’arco dell’anno scolastico che oltre ad un quadro esaustivo di dove siamo e dove si vuole andare, quali sono le “Buone pratiche” realizzate nella nostra realtà, portasse anche a conoscere le attività più innovative soprattutto nelle regioni italiane note per essere all’avanguardia come l’Emilia Romagna e la Toscana.
Per realizzare tale progetto è essenziale però sviluppare e diffondere in tutti gli educatori e i docenti di questa fascia d’età quella cultura della “documentazione”, fondamentale secondo i pedagogisti, ma poco diffusa tra questo personale.
Con la  formazione di  tutti i soggetti coinvolti nell’educazione prescolare si avrebbero due vantaggi: risparmio e razionalizzazione dell’offerta.
L’ottimo sarebbe pensare alla realizzazione di un “repository”, un luogo virtuale dove tutti gli educatori interessati potrebbero depositare le esperienze degne di nota, scambiare idee, dubbi, domande; una piattaforma o un portale nazionale gestito dall’ANCI dove gli operatori di questa fascia d’età potrebbero essere attivi.
Si tratta di una proposta che permetterebbe di veicolare idee utili per realizzare “buone pratiche”, nella convinzione che é spesso più raro e difficile elaborare un’idea, che realizzare  da essa un percorso che dipende dal contesto, dal territorio, dallo stile di apprendimento e quindi di insegnamento di ciascuno.
  

*Assessora al Diritto allo Studio, Scuola e Servizi Educativi
Comune di Terni