• Settembre 19, 2013
di anci_admin

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Focus Scuola – Marchino (vice sind. Montegabbione): “Educazione prima infanzia, tappa fondamentale per la crescita dell’individuo”

“L'istruzione della prima infanzia è ritenuta una tappa educativa fondamentale per la c...

“L’istruzione della prima infanzia è ritenuta una tappa educativa fondamentale per la crescita dell’individuo, tanto è che è inserita dalla Commissione Europea nella “Strategia per una Crescita Intelligente Sostenibile ed Inclusiva (Strategia Europa 20-20-20)” come novità assoluta, in quanto si propone di arrivare all’obiettivo di raggiungere, entro il 2020, la partecipazione di almeno il 95% dei bambini di età compreso tra i 4 anni e l’età dell’istruzione obbligatoria, con un attenzione maggiore a chi proviene da un ambiente svantaggiato”. Lo afferma Isabella Marchino, Vice Sindaco di Montegabbione e delegata Anci Umbria scuola aree interne.
“Per raggiungere questo obiettivo – continua – non trattandosi di “scuola dell’obbligo” occorre che lo Stato, le Regioni e gli Enti locali adottino una programmazione che sia in grado di raccogliere le problematicità ed essere in grado di elaborare possibili soluzioni”.
A questo proposito, “uno dei problemi che si registra è quello delle liste d’attesa, che interessa sia le grandi città sia i comuni delle aree interne, distanti dai grandi centri”.
“Ovviamente – prosegue il vice sindaco – qui i numeri sono più esigui, perché la densità abitativa è bassa e spesso sono territori con scarsi servizi per la prima infanzia, che registrano un’alta percentuale di rischio spopolamento, soprattutto adesso che la mancanza di risorse dovuta ai vincoli del patto di stabilità ha investito anche i piccoli comuni, nei servizi, nel welfare, nei trasporti e nella scuola”.
Cosa fare dunque? “Per una possibilità di crescita in queste zone, occorre ripensare al sistema produttivo ed economico, cercando innanzitutto di frenare l’esodo verso le grandi città e per farlo occorrono strategie ben precise che capillarmente, in ogni singolo contesto, tendano a non disperdere le persone fuori dalle aree interne, di per sé molto fragili, dove la presenza antropizzata risulta fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico. Infine, occorre fornire servizi e scuole!”.
Partendo da qui, secondo il vice sindaco Marchino è necessario “che nella ripartizione dell’organico si consideri la specificità territoriale di ciascuna Regione, che si rispecchi con criteri concertati nella ripartizione degli Uffici Scolastici Regionali, lasciando almeno una parte dell’organico assegnato dal MIUR per gestire le liste d’attesa delle scuole di quei comuni che per posizione geografica, per carenza di altre strutture educative per la prima infanzia, non presentano alternativa per quei bambini che restano esclusi dalla scuola dell’infanzia”. (com/fdm)