- Settembre 14, 2015
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Focus Scuola – Chiofalo: “Attendiamo di capire come i principi della ‘Buona Scuola’ si tradurranno nella pratica”
“Dentro ‘La Buona Scuola’ ci sono diversi principi validi: dalla pianificazione al...“Dentro ‘La Buona Scuola’ ci sono diversi principi validi: dalla pianificazione alla governance dei processi, dai nuovi contenuti didattici come l’educazione musicale all’attenzione per l’educazione alle differenze e per la cittadinanza attiva, senza dimenticare l’edilizia scolastica e, sopra ogni cosa, la legge delega sullo 0-6. Ora attendiamo di capire come si tradurranno nella pratica tutte queste enunciazioni di principio”. Così Marilù Chiofalo assessore all’istruzione del Comune di Pisa in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico 2015/2016.
“I Comuni – continua Chiofalo – sono ampiamente disponibili a collaborare per la loro parte che, devo dire, è una parte fondamentale per la governance e soprattutto nella programmazione integrata territoriale e ci auguriamo di essere coinvolti proprio nell’interesse del buon funzionamento collettivo”.
In particolare, l’assessore sottolinea il desiderio da parte degli enti locali di “vedere come la legge delega sullo 0-6 verrà attuata e confidiamo nel fatto che il lavoro fatto fino ad ora con Anci venga valorizzato. Questo – sottolinea – rappresenterà una svolta epocale per il nostro Paese e avrà implicazioni interessantissime anche per la vita dei Comuni oltre che per le comunità”.
Anche sull’edilizia scolastica, “la riforma compie importanti passi in avanti nelle enunciazioni di principio e nella disponibilità di finanziamenti – afferma – ma chiaramente anche su questo punto attendiamo di capire in primis il coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni pratiche e secondariamente come la pianificazione verrà condotta giacché i canali di finanziamento previsti sono diversi ed è importante riuscire a lavorare in modo organico nel rispetto delle competenze dello Stato, delle Regioni e dei Comuni”.
Infine, una battuta sull’innovazione. “Il nostro auspicio – conclude Chiofalo – è che le azioni previste per la ricerca didattica e l’innovazione del processo di apprendimento possano trovare una realizzazione concreta, perché riteniamo che al di là dei tanti cambiamenti di natura organizzativa, la possibilità per chi lavora nelle scuole di avere occasioni sistematiche di ricerca e innovazione è l’unico modo per risolvere le sfide quotidiane che si propongono nelle aule”. (fdm)