• Settembre 15, 2015
di anci_admin

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Focus scuola – Brunetti (Padova): “Valorizzare il legame tra scuola, enti locali e territorio”

“La priorità è che i ragazzi ottengano il migliore processo educativo, possibilm...

“La priorità è che i ragazzi ottengano il migliore processo educativo, possibilmente quanto più coerente con le famiglie. Per ottenere questo obiettivo la metodologia è che l’incontro tra genitori ed insegnanti sia attento e sensibile alle ricadute sul piano educativo”. E’ l’auspicio che esprime, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico 2015/2016, l’assessore alle politiche scolastiche educative del Comune di Padova, Alessandra Brunetti.
Per la rappresentante della giunta patavina, l’avvio dell’anno scolastico, che coincide con l’entrata in vigore della legge sulla buona scuola, pone molte sfide ai Comuni. 
“L’aspetto più delicato è analizzare i cambiamenti organizzativi con l’ottica di ottimizzare in primis gli aspetti educativi e poi, naturalmente, per migliorare ancora di più il sistema relazionale tra il personale e le famiglie”, osserva Brunetti.
“La filosofia di fondo che permea la riforma – ricorda ancora – è volta a un incisivo rafforzamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, che diventano sempre di più interlocutori autorevoli e indispensabili al territorio. Ne consegue che occorre maggiormente valorizzare il legame fondamentale che c’è tra la scuola e gli enti locali, in relazione alle competenze in materia di educazione ed istruzione che lo Stato assegna loro e a quelle funzioni di collegamento dell’istituzione scolastica autonoma con il territorio, che solo gli enti Locali possono assicurare. Penso in particolare – sottolinea Brunetti – alla previsione di un necessario coinvolgimento degli Enti Locali da parte del dirigente scolastico nella predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa.
Quanto poi alla possibilità che le relazioni tra scuola e territorio possano svilupparsi l’assessore padovano ha delle idee ben precise.
“Nel caso del sistema scolastico seguito direttamente dal Comune il problema non esiste, perché già espressione del territorio. Per quanto riguarda le scuole non comunali proseguirà il clima di collaborazione e di offerta di servizi reciproca, che è tradizionale in questo campo nella nostra realtà cittadina”.
A suo parere, “sono infinite le offerte di servizi e di progetti che l’ente locale mette a disposizione della scuola, dal piano culturale a quello sportivo, a iniziative più prettamente formative, educative, di prevenzione, rispetto a temi importanti e contemporanei. Penso, ad esempio, a tutta l’offerta per valorizzare e rafforzare le competenze scientifiche, agli spazi di ascolto sostenuti dall’ente Locale per prevenire la dispersione scolastica, agli interventi di prevenzione alle dipendenze in genere”.
“Proposte importanti sono poi rivolte – conclude Brunetti – alle scuole rispetto alla conoscenza del territorio, alla sua storia. Questo nella logica di far “innamorare” i ragazzi e rinforzare il senso di appartenenza positiva alla comunità”. (gp)