• Settembre 19, 2016
di anci_admin

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Focus Scuola – Brandi (ass. Trieste): ”Attenzione e risorse, serve che il Governo sia più vicino al territorio”

A seguito delle elezioni che si sono tenute a giugno, la nuova amministrazione guidata dal sindaco D...

A seguito delle elezioni che si sono tenute a giugno, la nuova amministrazione guidata dal sindaco Dipiazza si è insediata circa due mesi fa, quindi l’avvio dell’anno scolastico rappresenta “il primo giorno di scuola”, anche se per me è un ritorno”. Esordisce così l’assessore all’Educazione, Scuola, Università e Ricerca del Comune di Trieste, Angela Brandi che alla domanda relativa a quali sono le principali voci di spesa che l’amministrazione deve affrontare sotto la chiave scuola,  sottolinea che “il Comune gestisce oltre agli asili nido, anche la maggior parte delle scuole dell’infanzia ed i ricreatori (di cui dirò dopo) con proprio personale che, su quasi 3mila dipendenti, sono più di 800, il che, naturalmente, costituisce un notevole onere per il nostro bilancio”.
Assicuriamo, inoltre, il servizio di mensa scolastica anche in gran parte delle scuole statali: ogni giorno, a seguito di due appalti quinquennali del valore di circa 40 milioni di euro,  vengono prodotti circa 9.500 pasti che vengono poi distribuiti in 132 sedi.
Ci occupiamo anche – e qui è la nota dolente – dell’edilizia scolastica, avendo in carico circa 150 edifici, in gran parte molto vetusti, senza contare che il prossimo mese di gennaio ci verranno trasferiti dalla Provincia gli istituti superiori, senza che ci sia ancora chiarezza sul trasferimento delle relative risorse”.
In tal senso, Brandi ritiene che il Governo dovrebbe essere più attento alle esigenze del territorio. “La vicinanza di uno Stato al suo territorio – continua – si misura in termini di attenzione e risorse e qui mancano tutte e due.
Tanto per fare un esempio – spiega l’assessore triestina – il MIUR ci ha erogato dei fondi, pochi, per compiere dei sondaggi sulla sicurezza dei solai nelle scuole. Abbiamo rilevato l’urgenza di intervenire su circa un terzo dei monitoraggi effettuati poiché ne è stata individuata la pericolosità; ebbene, per gli interventi dobbiamo pensarci noi, quindi mi domando a cosa servono i soldi per i sondaggi se poi non abbiamo risorse per la messa in sicurezza?”.
Detto questo, tra una ‘rinuncia’ e un’attenta gestione delle spese il Comune, nelle parole dell’assessore Brandi, si cerca di offrire ai cittadini dei servizi efficienti, tra cui spicca un’istituzione di antica tradizione triestina, vale a dire i ricreatori.
“Sono concepiti con una struttura ricreativa e di socializzazione flessibile e aperta – illustra – che articola la sua offerta in relazione alle diverse esigenze dell’utenza. Sono 12, sono collocati abbastanza capillarmente sul territorio e sono aperti d’inverno dal primo pomeriggio fino a sera e d’estate al mattino. All’interno del ricreatorio, sotto la guida di educatori esperti, offriamo un servizio di integrazione scolastica con assistenza ai compiti, al termine del quale vengono proposte attività volte a soddisfare gli interessi ludico ricreativi dei ragazzi: dal teatro alla musica, senza dimenticare lo sport: addirittura, in uno dei nostri ricreatori abbiamo anche una parete di free climbing”. (fdm)