• Settembre 15, 2016
di anci_admin

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Focus Scuola – Boero (ass. Genova): “Già programmi su sicurezza e agibilità, ora un nuovo edificio scolastico e due nidi”

A colloquio con Pino Boero, assessore alla Scuola, Biblioteche e Politiche giovanili del Comune di G...

A colloquio con Pino Boero, assessore alla Scuola, Biblioteche e Politiche giovanili del Comune di Genova.
Assessore, quali sono le osservazioni che trae dalla sua esperienza provenendo da un’esperienza di docenza universitaria di tipo pedagogico?
Sicuramente il salto che esiste fra la necessità di mantenere alta la qualità dei servizi e le problematiche quotidiane che vanno dall’edilizia scolastica alle mense passando ovviamente attraverso le difficoltà di bilancio. Il rischio è di essere presi nel vortice del
mantenimento dei servizi mettendo un po’ da parte la qualità degli stessi. Qualità e quantità, spesso, purtroppo non sono complementari.
L’edilizia scolastica rappresenta per Genova uno dei punti di criticità …
Indubbiamente è così, visto che molti dei 200 edifici scolastici genovesi sono collocati in ville
storiche e in strutture costruite fra l’Otto e il Novecento. Oltre alle manutenzioni
ordinarie, alla messa a norma per quanto riguarda la sicurezza e l’agibilità, si è iniziata, sulla scorta di quanto richiesto da un bando del ministero, una battitura sistematica dei soffitti che ha mostrato diverse criticità che hanno costretto quest’estate ad attuare un programma straordinario di interventi con un rilevante aggravio di costi (il ministero è intervenuto a sostenere finanziariamente solo la battitura, non le demolizioni e il ripristino). Nonostante la mancanza di risorse in questi quattro anni siamo comunque riusciti a portare a termine e ad inaugurare un nuovo edificio scolastico e ad aprire due nidi, un modo per ribadire la centralità del servizio.
Un recente articolo ha messo in luce la carenza di personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali …
Il Comune, anche a fronte di un calo della natalità, ha mantenuto sostanzialmente intatta la propria offerta approvando per l’anno scolastico 2016-2017 un piano che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di venti educatrici di asili nido, ventotto insegnanti di scuola dell’Infanzia e a tempo determinato di ventisette educatrici di Asili nido, quarantaquattro insegnanti di Scuola dell’infanzia e trentanove collaboratori.
In un’iniziativa dello scorso anno Io sono genovese il sindaco ha conferito la cittadinanza onoraria a bambine e bambini “stranieri”…
La percentuale di bambini stranieri nati in Italia che stanno frequentando il sistema educativo e scolastico è in costante crescita. Nella scuola infanzia questa percentuale è superiore al 90%, nella scuola primaria è arrivata al 74% e anche nella scuola secondaria di primo grado ha superato abbondantemente il 50%. Il Centro Scuole e Nuove Culture (CSNC)del Comune si pone come un polo di riferimento per le scuole per la promozione di innovazione pedagogica, consulenza, documentazione, formazione per insegnanti, educatori, operatori del settore. L’esperienza del Centro è riconosciuta a livello nazionale come una delle eccellenze in termini di progettualità e di innovatività e può diventare modello per mettere a sistema le numerose azioni che avvengono sui territori e che spesso faticano a trovare adeguata regia.
Le mense scolastiche sono uno dei nodi dolenti che avviluppano tutte le amministrazioni: recentemente sentenze hanno ammesso il panino portato da casa come sostituivo …
Questa situazione andrà valutata da molti punti di vista, molte questioni “tecniche” o altre legate ai “gusti gastronomici” dei bambini, o altre vincolate ai cibi biologici e alle diete, finiscono col mettere in secondo piano il tema vero che è quello di una corretta e sana alimentazione del bambino. A monte dovrebbe stare un lavoro sull’alimentazione capace di mettere in rapporto a livello generale istituzioni pubbliche e famiglie favorendo la conoscenza dei processi alimentari, delle necessità infantili secondo le fasce d’età e a partire dalla prima colazione del mattino. Non si tratta di riversare sulle famiglie tabelle e raccomandazioni, si tratta di crescere insieme nel nome della salute di bambine e bambini.
Quali sono le spese che potrebbero essere ridotte senza incidere troppo sulle famiglie?
Sicuramente la gratuità dei libri di testo per la scuola primaria a carico dei Comuni (l’impegno delle nostre casse comunali è di circa 700mila euro) non risponde più alle reali necessità legate all’obbligo scolastico: una spesa massima di una cinquantina di euro può essere sostenuta dalle famiglie mentre le risorse del Comune potrebbero essere utilmente impiegate, sulla base del reddito, per agevolare l’acquisto dei libri della scuola secondaria di primo grado che invece gravano pesantemente sui bilanci di una famiglia.
Si è molto parlato dei decreti legislativi di delega contenuti nella legge la Buona Scuola …
Anche attraverso gli incontri organizzati dall’ANCI si siano discussi tutti i temi connessi alla legge la Buona Scuola, ribadisco il giudizio sostanzialmente positivo sull’impegno del Governo e sull’impianto legislativo, ma anche le preoccupazioni per quanto riguarda i finanziamenti ai Comuni (penso ai nidi ma anche all’edilizia scolastica): i cambiamenti legislativi sono importanti ma devono aver gambe per sostenersi e oggi le amministrazioni locali fanno fatica a mantenere un equilibrio fra conti e servizi. (com)