- Marzo 13, 2015
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Finanza locale – Svimez: nel 2013 a Comuni Sud trasferimenti per solo il 53,5 per cento fabbisogno
In Italia il sistema dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni delle regioni a statuto ordinario non r...In Italia il sistema dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni delle regioni a statuto ordinario non riduce ma accresce il divario tra ricchi e poveri. In base a simulazioni Svimez sugli schemi proposti da Luca Antonini e Piero Giarda, nel 2013 ai comuni del Centro-Nord è stato trasferito rispettivamente il 25% e quasi il 300% in più del fabbisogno teorico standard, mentre ai comuni meridionali è arrivato soltanto il 53,5% di quanto ipotizzato.
È quanto emerge dallo studio "La finanza dei Comuni nel disegno di legge di stabilità 2015 e i principi della Costituzione" di Federico Pica e Fabrizio Greggi pubblicato sulla "Rivista economica del Mezzogiorno", trimestrale della Svimez. Fondo di solidarietà comunale tagliato del 25,5% ma pressione fiscale più alta al Sud del 46,7% rispetto al resto del Paese: nella Legge di stabilità 2015 il Fondo di solidarietà comunale, istituito dal dlgs23/2011 in attuazione della legge delega sul federalismo fiscale con l’obiettivo di prelevare dai Comuni risorse prestabilite in base ai fabbisogni standard e ridistribuirle soprattutto ai territori con minore capacità fiscale, è stato tagliato del 25,5% rispetto all’anno precedente, passando da 4,6 miliardi di euro a 3,4.
A fronte di questi ennesimi tagli, in base agli ultimi dati disponibili relativi al 2013, per fare cassa, i Comuni del Mezzogiorno hanno aumentato ancora la pressione fiscale (intesa come rapporto tra imposte e reddito), arrivata al 2,48% nel Sud contro l’1,69% del Centro-Nord, pari al 46,7% in più. In altri termini, ad esempio, due famiglie italiane con un reddito di 20mila euro annui, ma residenti una al Sud e l’altra al Centro-Nord, pagheranno importi decisamente diversi di imposte comunali: 496 euro la prima, 338 euro la seconda. (com/gp)