• Novembre 13, 2014
di anci_admin

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Finanza locale – Giarda al Sole24Ore: “Normativa su enti locali mostro giuridico che comprime autonomia”

“Il vero problema degli enti locali? L'eccesso di legislazione. Il corpus di norme sull'attivi...

“Il vero problema degli enti locali? L’eccesso di legislazione. Il corpus di norme sull’attività di Regioni, Comuni e Province è una sorta di mostro giuridico”. E’ quanto afferma sul Sole24Ore Piero Giarda, ex ministro del governo Monti ed ex commissario alla spending review, nel corso della consegna dell’Oscar di bilancio 2014 della pubblica amministrazione, svoltasi ieri e organizzata dalla Federazione relazioni pubbliche italiana.
Da presidente della giuria degli Oscar, Piero Giarda fornisce al quotidiano di Confindustria una serie di valutazioni sulle norme che regolano la finanza locale e rimarca, in primo luogo, come dai bilanci degli enti locali emerga “una struttura burocratica di intervento sulle decisioni”, come la “più aggressiva dai tempi del Regno d’Italia di inizio Ottocento”.
Ciò nonostante ci sono delle eccellenze nei Comuni, certificate dagli Oscar conferiti a Bari, per la categoria Comuni capoluogo, e a Formigine per i comuni non capoluogo.
Per l’ex commissario alla spending, però, molti sindaci e presidenti di Regione sono “oppressi da un mare di legislazione che si sovrappone anno dopo anno. E non si riesce a capire se la nuova norma è aggiuntiva, sostitutiva o integrativa rispetto a quella dell’anno precedente”.  
Le regole di finanza pubblica a livello decentrato dovrebbero limitarsi, per Giarda, all’intervento sui saldi, senza estendere il raggio di azione di norme e controlli ai “singoli elementi di entrata e spesa”, il contrario di quello che avviene oggi dove persiste da parte dello Stato centrale “il controllo su spese, entrate e saldi”.
Anche sul Patto di stabilità, Giarda ricorda come questo strumento sia nato per perseguire “come obiettivo primario il saldo di bilancio, se pur vincolato a certi risultati. Anni dopo siamo all’oppressione normativa. Ed è obiettivamente complesso spiegare le decisioni di bilancio attraverso i riferimenti normativi, leggi e regolamenti”.
Insomma, per l’ex commissario alla spending review il “controllo macroeconomico della finanza pubblica ha progressivamente ridotto gli spazi di autonomia e il principio di responsabilità per il quale il cittadino è il giudice dell’uso delle risorse acquisite dagli amministratori locali”. (ef)