• Luglio 27, 2015
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Finanza locale – Fassino, ridurre tempi di emanazione DPCM fondo di solidarieta’ comunale 2015

 ‘’Ridurre, per quanto possibile, i tempi di emanazione del DPCM che determina form...

 ‘’Ridurre, per quanto possibile, i tempi di emanazione del DPCM che determina formalmente l’ammontare e il riparto del Fondo di solidarieta’ comunale 2015’’. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino ha inviato ai Ministri Padoan e Alfano e al Sottosegretario De Vincenti.
Dopo aver sottolineato che ‘’considerati i tempi di adozione del decreto legge “Enti locali”, non e’ stato dato corso, comprensibilmente, alla norma concordata per l’erogazione di un acconto sul Fondo di solidarieta’ comunale 2015, inizialmente prevista nel corso del primo semestre’’ Fassino segnala che tale acconto e’ necessario per ‘’assicurare un piu’ ordinato flusso di liquidita’ ai Comuni, le cui principali risorse sono scandite dai pagamenti dei tributi immobiliari (giugno e dicembre di ciascun anno). Il decreto reca invece, opportunamente, una soluzione a regime del problema, in base alla quale – evidenzia – dal 2016, si prevede l’erogazione di un acconto iniziale entro il 31 marzo’’.
‘’La regolazione delle erogazioni del Fondo sulla base del DPCM che ne determina formalmente l’ammontare e il riparto permettera’ altresi’ – aggiunge – di assicurare scadenze di pagamento coerenti con le esigenze di liquidita’ degli enti anche per la seconda parte di ciascun anno, nell’intervallo temporale che va da giugno a dicembre, senza dover ricorrere a strumenti legislativi’’.
‘’A tal fine, gia’ per il corrente anno, e’ indispensabile poter disporre del DPCM relativo al Fondo 2015, evitando i ritardi che ne hanno caratterizzato l’emanazione negli scorsi anni. Attualmente – conclude il Presidente dell’ANCI – lo schema di DPCM, elaborato su proposta del Ministero dell’Interno, risulta alla firma del Ministro dell’Economia, dovendo poi essere sottoposto al Presidente del Consiglio e verificato dalle tre sezioni della Corte dei Conti competenti per i tre organismi centrali coinvolti’’.