• Giugno 22, 2016
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Finanza locale – Diritti di rivalsa e copertura disavanzi, Stato-Città accoglie le proposte dell’ANCI

Un accordo sui criteri di rateizzazione delle somme dovute dai Comuni allo Stato per diritti di riva...

Un accordo sui criteri di rateizzazione delle somme dovute dai Comuni allo Stato per diritti di rivalsa; norme e tempi omogenei per ripianare i disavanzi scaturiti dal riaccertamento dei residui. La Conferenza Stato-Città, accogliendo in pieno le proposte dell’ANCI, ha dato oggi il via libera a due importanti provvedimenti finalizzati a mitigare l’impatto sui bilanci di due importanti incombenze a carico dei Comuni.
Innanzitutto i diritti di rivalsa, che per legge lo Stato può avanzare nei confronti degli enti locali responsabili di violazioni del diritto dell’Unione europea. L’Accordo sui criteri di rateizzazione, che ha ricevuto il via libera questa mattina, sancisce modalità di recupero applicabili a tutte le azioni di rivalsa esercitate dallo Stato nel caso di sentenze di condanna, nello specifico collegate in massima parte a vizi dei procedimenti di esproprio per pubblica utilità. Sono previste, tra l’altro, condizioni di maggior favore  per gli enti in dissesto o predissesto, nonché un criterio di rateizzazione basato sul rapporto tra gli importi da restituire a titolo di sanzione e l’ammontare medio delle entrate correnti desumibili dagli ultimi consuntivi disponibili.
Riguardo poi il rientro dai disavanzi generati dal riaccertamento straordinario dei residui, sarà consentito agli enti in procedura di riequilibrio finanziario di spalmare il disavanzo sino ad un massimo di trent’anni, ovvero lo stesso periodo di tempo concesso a tutti gli altri enti.
La delegazione dell’Anci, guidata dal presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco e dal vicepresidente Roberto Pella, ha sottolineato la potenziale disparità che si sarebbe verificata tra gli enti in pre-dissesto e la generalità degli enti: fino a oggi questi ultimi potevano infatti recuperare l’eventuale squilibrio finanziario (disavanzo) generato dal riaccertamento straordinario dei residui in un arco temporale maggiore (30 anni), rispetto agli enti che hanno aderito alla procedura di riequilibrio finanziario (10 anni), affrontando prima degli altri una revisione straordinaria di tutti i residui attivi e passivi conservati in bilancio. 

Il presidente del Consiglio Nazionale, Enzo Bianco, ha inoltre chiesto di affrontare urgentemente le problematiche relative alle scadenze e ai termini per il rinnovo dei consigli metropolitani, delle spese degli uffici giudiziari, della tesoreria unica, ottenendo rassicurazioni dal sottosegretario Bocci sul fatto che se ne parlerà in una seduta straordinaria della Conferenza Stato Città programmata per il prossimo 30 giugno.
Sempre alla seduta del prossimo 30 giugno, su richiesta dell’UPI, è stato rinviato l’esame del punto relativo ai tagli e ai contributi di province e città metropolitane.