• Marzo 6, 2013
di anci_admin

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Finanza locale – Anci Friuli, con il patto di stabilità comuni rischiano il collasso

“Rischiamo il collasso se la Regione non decide di intervenire con urgenza per modificare l'at...

“Rischiamo il collasso se la Regione non decide di intervenire con urgenza per modificare l’attuale Patto di stabilita’ attraverso una soluzione condivisa con gli Enti locali”. Lo ha ribadito oggi il presidente dell’Anci Mario Pezzetta nel corso del Comitato esecutivo aperto ai membri incaricati dall’Anci di partecipare al Gruppo tecnico-politico Anci-Regione sul Patto di stabilita’. “Il tempo stringe. Entro il 31 marzo la Regione deve deliberare i criteri di assegnazione dei 90 milioni stanziati e deve ‘chiudere’ il Patto con il Governo nazionale. Il nostro obiettivo e’ assicurare i pagamenti per gli stati di avanzamento dei lavori e per le opere concluse, altrimenti saltano le imprese, i comuni rischiano contenziosi per non aver onorato i contratti sottoscritti ed infine rischiano pure di pagare gli intereressi per i ritardi nei pagamenti oltre i 30 giorni”.
Intanto sta dando i primi frutti il lavoro del Gruppo tecnico-politico Anci-Regione sul Patto di stabilita’ dal quale emerge forte la richiesta di dati certificati sul fabbisogno reale di Comuni e Province (i primi dati dicono che i 90 milioni finora stanziati sono insufficienti) e che occorre rivedere i criteri di attribuzione. “Dopo mesi di pressanti richieste, stiamo lavorando finalmente assieme alla Regione – aggiunge Pezzetta – e a questo punto la soluzione condivisa e’ possibile”.
Qualora cio’ non accadesse, i sindaci sono pronti alla protesta. Alcuni Comuni hanno gia’ annunciato forme di disobbedienza civile e lo stesso presidente dell’Anci, Pezzetta, non le esclude come soluzione estrema. (com/gp)