• Settembre 9, 2025
di Redazione Anci

Cooperazione internazionale

Ferdinandi: “Cooperazione strumento fondamentale per la costruzione della pace”

Il viceprensidente Anci Stefano Lo Russo: “Come Comuni e come Anci crediamo che la cultura del dialogo abbia la meglio sulla cultura dell'odio e della guerra”
Ferdinandi: “Cooperazione strumento fondamentale per la costruzione della pace”

“Grazie di essere qui e grazie per l’esempio di coraggio e di speranza e di resistenza che rappresentate. Con queste parole la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha aperto i lavori del Forum “Sindaci in rete: Dialogo e Cooperazione tra Comuni Italiani e Palestinesi” rivolgendosi alla delegazione palestinese ospite dell’evento organizzato da Anci Umbria, Felcos Umbria e Unione dei Comuni del Trasimeno, in collaborazione con il Comune di Perugia e Anci nazionale e che si inserisce nel quadro del progetto di cooperazione internazionale L.A.N.D. – Autorità Locali in Rete per lo Sviluppo Sostenibile, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
“La cooperazione – ha detto Ferdinandi – è lo strumento più importante per la costruzione della pace e la gestione del conflitto richiede enorme intelligenza, enorme fatica, enorme vicinanza che è quello che il nostro tempo sceglie di non fare. Il valore della cooperazione internazionale significa prima di tutto tornare a dirci che la guerra non è un destino ineluttabile, è una scelta ed è possibile costruire e portare avanti altre scelte attraverso la costruzione di una rete.
La sindaca di Perugia nel corso del suo intervento ha poi evidenziato come oggi sia in atto “un processo di normalizzazione della guerra e disumanità che per essere bloccato ha bisogno di noi”, perché “non possiamo più pensare che la pace si faccia nei tavoli della politica internazionale. Dobbiamo farci costruttori di paci individualmente e collettivamente come comunità.
“Costruire una rete di diplomazia dal basso che serve ai comuni italiani e palestinesi, non solo per fare progetti per lo sviluppo ambientale sostenibile per l’economia circolare e per i percorsi democratici partecipati, ma per difendere la qualità e la struttura democratica delle istituzioni palestinesi”. In tal senso, la delegata Anci alla Pace ha rimarcato l’importanza dei gemellaggi “che dopo la seconda guerra mondiale erano i più grandi strumenti per rimettere in dialogo i popoli in amicizia e non in odio”.
Fondamentale “costruire ponti di pace, lavorare come ogni giorno fanno i sindaci, per uno sviluppo sostenibile, per la giustizia sociale. Perugia e l’Umbria – ha ribadito Ferdinandi – saranno sempre al vostro fianco per lottare per una Palestina che non sia più territori occupati di Palestina, ma che sia una Palestina libera”.
Il delicato momento che sta attraversando la cooperazione internazionale è stato ribadito anche dal sindaco di Torino e vicepresidente Anci, delegato alle Politiche comunitarie e internazionali Stefano Lo Russo che, in un video messaggio, ha sottolineato come sia stata “messa strutturalmente in crisi dalla situazione di guerra che in questo momento condiziona fortemente le tante attività che i comuni italiani hanno in questi anni stabilito con i comuni palestinesi”.
“La cooperazione internazionale tra città – ha detto Lo Russo – è una delle chiavi del futuro perché parla di problemi concreti, di soluzioni e lo fa con un’ottica di scambio reciproco, con la volontà di imparare le migliori esperienze che ci possono essere tra le due realtà e di farlo come ricaduta positiva”.
Fondamentale per Lo Russo, “La costruzione di una cultura della pace, del dialogo che attualmente sta mancando e pensiamo sia importante non solo ribadire la nostra vicinanza e solidarietà alle popolazioni civili inermi, ma anche stabilire relazioni tra di noi e l’iniziativa in corso a Perugia va in questa direzione”. “Come Comuni e come Associazione dei Comuni Italiani – ha concluso il vicepresidente Anci – siamo contenti che nella città della Pace si possa sviluppare questo tipo di dialogo, continuando a credere fortemente nei valori del dialogo e della collaborazione e della cooperazione e lavorando, perché la cultura della pace e del dialogo abbia la meglio sulla cultura dell’odio e della guerra”.
Federico Gori, presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, ha espresso un messaggio di profonda continuità e impegno: “Con la conclusione del progetto Land – ha detto – celebriamo non solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso che continuerà a rafforzarsi nel tempo. Il filo che ci unisce alla Palestina continuerà a tessere reti di solidarietà, dialogo e collaborazione. In Umbria, anche grazie all’impegno di Felcos, la cultura della pace è un valore radicato che ci vede custodi e portatori sani di giustizia, rispetto e fraternità”.
“Dall’Umbria, terra di San Francesco, San Benedetto e di Aldo Capitini – ha aggiunto – rilanciamo con forza i valori universali di uguaglianza, solidarietà e pace. Benvenuti, amici palestinesi, in questa che può essere sentita come la vostra seconda casa. L’incontro di oggi è prima di tutto un grande abbraccio alle vostre comunità, oltre che un importante momento istituzionale. Dall’Umbria parte così un messaggio chiaro: rafforzare oggi l’impegno di solidarietà, fraternità e pace per costruire insieme un futuro migliore”.
Le conclusioni dell’evento sono state fatte anche da Fabio Roccuzzo, vicepresidente Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Caltagirone. “In Sicilia – ha raccontato il sindaco – abbiamo firmato la Carta dei Diritti del Mediterraneo, con Caltagirone come primo comune firmatario, con la speranza che sempre più comuni italiani si uniscano a questo importante impegno.
“I Comuni – ha continuato – hanno un ruolo decisivo e devono continuare a lavorare dal basso, affinché le comunità possano migliorare concretamente la qualità della loro vita. Per realizzare tutto questo, sono necessarie maggiori risorse da parte dello Stato, per poter avviare e sostenere un numero più ampio di progetti, non solo in Palestina ma anche in altre realtà nel mondo che hanno bisogno di aiuto”.