- Ottobre 16, 2013
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Federalismo demaniale – Ultima tappa a Lamezia Terme per il road show informativo di Anci-Fpc
LAMEZIA TERME – Ultima tappa in Calabria per il road show informativo, promosso dall'Anci e da...LAMEZIA TERME – Ultima tappa in Calabria per il road show informativo, promosso dall’Anci e dalla Fondazione Patrimonio Comune per illustrare le novità e le opportunità che si sono aperte con il ‘ritorno in pista’ del federalismo demaniale. Un incontro molto partecipato quello tenutosi oggi nel centro lametino, e che ha visto la partecipazione del presidente di Anci Calabria e sindaco di Crotone, Peppino Vallone, e del direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Antonio Ficchì. I temi al centro del seminario sono stati i contenuti dell’art. 56 bis del ‘Decreto del Fare’ e gli aspetti pratici legati alla procedura di dismissione degli immobili statali, con uno spazio dedicato alle criticità segnalate dai rappresentanti dei Comuni presenti in aula.
Ficchì nel suo intervento ha ricordato le principali novità introdotte dal ‘Dl fare’ che ha sostanzialmente mandato in soffitta il meccanismo dei Dpcm per mettere in moto le procedure di trasferimento dei beni statali. Il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio ha sottolineato l’importanza della collaborazione che i suoi uffici intendono sviluppare con i Comuni per “rendere il più possibile fruibile il processo di trasferimento” dei beni statali. “La cosa che più ci sta a cuore – ha aggiunto Ficchì – è che alla scadenza del 30 novembre tutti gli enti siano messi nelle condizioni di fare richiesta dei beni statali. Anche per questo abbiamo sviluppato una attività di informazione capillare, e siamo a disposizione per fornire assistenza sulle procedure telematiche di accreditamento necessarie per inoltrare la domanda. Questo del federalismo – ha concluso – è un treno in corsa su cui i Comuni devono assolutamente salire”.
Nel suo intervento Michele Lorusso, direttore della Fondazione Patrimonio Comune si è, invece, soffermato su alcuni aspetti di natura finanziaria ancora in via di definizione con il ministero dell’Economia e Finanze. Si tratta in particolare dei temi della riduzione dei trasferimenti erariali, e del vincolo che impone di dare al Fondo per l’ammortamento dei titoli di stato il 10% del ricavato dalla eventuale vendita del proprio patrimonio originario. “Su questi punti il ministero si è già detto pronto ad accogliere le proposte avanzate dall’Anci. Mi auguro che adesso arrivino le soluzioni concrete, anche in vista del confronto con il governo e l’Agenzia del Demanio che si svolgerà il 25 ottobre durante l’Assemblea Anci di Firenze”, ha aggiunto il direttore di Fpc.
Infine, Gloria Cerliani di Fpc ha illustrato i vantaggi del fondo rotativo per la regolarizzazione degli immobili, nato dall’intesa tra Fpc, la Cassa di Previdenza dei geometri e l’ente di previdenza dei periti industriali, e che offre interessanti possibilità anche nell’ottica del federalismo demaniale. Accedendo al Fondo, i Comuni potranno ricevere un anticipo sulle spese che devono sostenere per le attività di due diligence, di regolarizzazione amministrativa, di stima degli interventi manutentivi, di diagnosi energetica degli immobili (audit di primo livello) ed eventualmente stima di carico in bilancio. Il fondo è rotativo nel senso che la disponibilità iniziale si ricostituisce ogni qual volta viene individuato l’utilizzatore finale del bene; sia esso il Comune se il bene è acquisito per lo svolgimento di attività proprie dell’ente, oppure il soggetto privato nel caso di alienazione e/o valorizzazione dello stesso. (gp)