• Novembre 28, 2014
di anci_admin

Federalismo demaniale - art. 56 bis Dl Fare

Federalismo demaniale – Si avvia a conclusione l’esame delle domande inviate, ne mancano poco meno di 500

Le procedure relative all’esame delle richieste inviate dagli enti locali&nbsp...

Le procedure relative all’esame delle richieste inviate dagli enti locali nell’ambito della ‘finestra’ del federalismo demaniale sono in via di conclusione. I trasferimenti degli immobili agli enti locali sono in corso ed i dati sono in continuo aggiornamento.
Rispetto alle 9367 richieste inviate, l’Agenzia del Demanio si è pronunciata in modo positivo in 5530 casi.
A fronte delle 5530 istanze accolte, sono stati già emessi 1185 provvedimenti di trasferimento. Per le restanti, l’Agenzia del Demanio è in attesa di ricevere da parte degli Enti richiedenti le Delibere di Consiglio, propedeutiche all’emissione del provvedimento di trasferimento.
Per 3580 istanze di attribuzione è stata riscontrata l’insussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. 56 bis.
Tra le motivazioni che hanno spinto l’Agenzia del Demanio a rigettare le richieste avanzate dagli enti locali, spicca l’appartenenza dei beni al demanio idrico, a quello pubblico, oppure non di proprietà statale.
In relazione alle 257 istanze, particolarmente complesse, i pareri sono ancora in via di definizione.
Ultimato l’esame preliminare delle domande da parte dell’Agenzia, si ricordano gli step del processo che gli enti locali devono percorrere per arrivare all’effettivo trasferimento degli immobili statali.
In caso di parere positivo,  gli enti hanno 30 giorni dalla ricezione della comunicazione per contattare l’Agenzia del Demanio territoriale e farsi consegnare la documentazione sul bene richiesto.
Si apre poi un periodo di 120 giorni per analizzarla e svolgere sia un sopralluogo che l’attività tecnica necessaria per comprendere le reali condizioni degli immobili da rilevare. A tale proposito la FPC mette a disposizione dei suoi aderenti uno strumento – il Fondo rotativo per la regolarizzazione degli immobili – che anticipa per conto dei Comuni le spese da sostenere per la verifica e regolarizzazione.
Sempre entro i 120 giorni l’Amministrazione deve confermare con Delibera di Consiglio la richiesta di attribuzione e modificare il bilancio.
Ultimo passaggio sarà il trasferimento dell’immobile, con provvedimento a cura dell’Agenzia del Demanio, non soggetto a imposte e tasse, da completare entro i successivi 90 giorni. 
Se l’Agenzia del Demanio ha dato parere negativo al trasferimento, l’Ente locale ha la possibilità di chiedere il riesame entro 30 giorni dal ricevimento della risposta.
Su questo aspetto, si sottolinea che è del tutto inefficace avviare il “riesame” se il diniego riguarda immobili che appartengono alle seguenti categorie (si tratta di beni non trasferibili ai sensi dell’art. 56 bis del ‘Dl del Fare’): demanio naturale (idrico e marittimo) e beni di proprietà non statale.
In ogni caso la FPC è a disposizione per analizzare le differenti situazioni e per supportare gli Enti nelle fasi del processo di trasferimento. 

 
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