• Dicembre 19, 2013
di anci_admin

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Federalismo demaniale – Roma, Ass. Caudo: “Richiesti al Demanio 181 beni. Li valorizzeremo d’intesa con i municipi”

Centottantuno beni demaniali dallo Stato a Roma Capitale, tra cui via dei Fori Imperiali, piazza Ven...

Centottantuno beni demaniali dallo Stato a Roma Capitale, tra cui via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e le caserme ancora di proprietà statale. È questa la richiesta formalizzata all’Agenzia del Demanio dall’amministrazione comunale capitolina, che ha sfruttato la possibilità offerta dalla riapertura del federalismo demaniale con l’art.56 bis del cosiddetto Decreto del Fare.
Una volta ottenuto l’esito dal Demanio, "da febbraio potremo attivare la procedura di valorizzazione", ha detto all’agenzia Dire l’assessore capitolino all’Urbanistica, Giovanni Caudo, che ieri e’ stato ascoltato dalla commissione consiliare Roma Capitale e Riforme istituzionali.
Caudo ha spiegato che "il 75% della valorizzazione conseguita (non necessariamente da dismissione) resterà all’amministrazione, mentre il 25% tornerà al Demanio". Tra le richieste "ci sono aree di maggiore e minore strategicità, vedremo come procedere anche d’intesa con i Municipi".
Tra i 181 beni ci sono diverse strade della Capitale su cui l’amministrazione paga un canone d’uso di circa 522mila euro ogni anno. E non si tratta di vie secondarie, ma, tra le altre, delle già citate via dei Fori Imperiali e piazza Venezia, di viale Castro Pretorio, viale dell’Università e anche di una parte di corso Vittorio.
Tra le aree richieste ci sono poi tutte le caserme ancora non inserite nel protocollo stipulato nel 2010 (undici sulle quindici totali), le aree dei parcheggi di Ponte Mammolo e Valle Aurelia e il nodo di scambio di Marconi, ma anche tutta la parte riguardante le scarpate, i fossi e soprattutto gli argini del Tevere, come la porzione che fiancheggia Porta Portese. Ben avviato anche il discorso dei Forti: tranne ‘Braschi’ e ‘Ostiense’, che ospitano strutture del ministero dell’Interno, gli altri sono stati tutti o richiesti o già nelle disponibilità dell’amministrazione. (gp)