- Ottobre 28, 2013
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Federalismo demaniale – Reggi (Fpc): “Da sottosegretario Baretta importanti impegni, positiva nostra presenza ad Assemblea Anci”
“Le aperture del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, su alcuni aspetti fin...“Le aperture del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, su alcuni aspetti finanziari fondamentali per il buon esito del federalismo demaniale. E la piena disponibilità dell’Ad di Invimit, Elisabetta Spitz, a collaborare con noi per individuare i Comuni interessati ad avviare progetti di rigenerazione del patrimonio di edilizia scolastica”. E’ un bilancio assai positivo quello che Roberto Reggi, presidente della Fondazione Patrimonio Comune, traccia della partecipazione alla XXX Assemblea Anci che si è conclusa venerdì scorso a Firenze. Un appuntamento cui la struttura voluta dall’Anci per sostenere la valorizzazione degli immobili comunali ha partecipato con un proprio spazio espositivo, e due convegni molto partecipati: sul federalismo demaniale e sullo strumento del fondo immobiliare per la rigenerazione del patrimonio di edilizia scolastica.
Importanti le novità finanziarie sul federalismo demaniale, arrivate da Baretta nel suo intervento a Firenze. Innanzitutto, sul “taglio dei trasferimenti – spiega Reggi – il sottosegretario si è detto pronto a scrivere insieme ai Comuni, e dopo un periodo di sperimentazione, le regole che dovranno disciplinare i tre possibili utilizzi degli immobili trasferiti dallo Stato, vale a dire: affitto/concessione, fini istituzionali e fini sociali”. In pratica al di fuori del caso della vendita degli immobili trasferibili, per la quale i Comuni subiranno una decurtazione già definita, gli altri casi saranno “regolati da una sperimentazione di tre anni con gli enti locali. “Questo marca una “rivoluzione” nell’approccio dello Stato, che non imporrà il proprio punto di vista ‘normativo’ dall’alto, ma terrà conto dell’esperienza dei Comuni nei territori”, tiene a precisare il presidente di Fpc.
Baretta ha anche avallato l’interpretazione dell’ANCI/FPC in merito alla destinazione del 10% di risorse frutto della vendita di beni propri per l’abbattimento del debito. “E’ stata sostanzialmente riconosciuta l’equivalenza tra il debito statale e quello dei Comuni, ai fini dell’applicazione del comma 11 dell’art.56 bis del ‘Dl Fare”, osserva Reggi. Il che significa che se il Comune si impegna ad utilizzare almeno il 10% per la riduzione del debito dell’ente stesso, sta implicitamente riducendo anche il debito pubblico complessivo e quindi rispetta la finalità della norma.
Infine, il sottosegretario all’Economia si è detto pronto a recepire tutte le indicazioni che arriveranno dai Comuni su un altro tema spinoso, quello delle risorse nette. “Su questo punto – evidenzia il presidente di Fpc – abbiamo incassato la disponibilità ad avviare una sperimentazione con i Comuni, anche qui di tre anni, per individuare le voci di spesa da sottrarre al ricavato delle alienazioni su cui verranno applicati i vincoli per l’abbattimento del debito statale”.
Ma non è solo il federalismo demaniale a suscitare la soddisfazione di Reggi. Anche sul tema innovativo dei fondi immobiliari per l’edilizia scolastica, il presidente di Fpc mette in risalto il risultato della Fondazione che, con il suo convegno, ha dato l’occasione per il ‘debutto ufficiale’ di Elisabetta Spitz, amministratore delegato di Invimit, la Sgr del MEF costituita per valorizzare il patrimonio immobiliare. “La Spitz proprio sul tema delle scuole, una delle linee di attività che intende promuovere attraverso lo strumento del Fondo dei Fondi, ci ha lanciato un messaggio di piena collaborazione”, rileva Reggi. “Consideriamo l’edilizia scolastica uno degli asset strategici per la ‘promozione sociale’ del territorio e non faremo certo mancare il nostro supporto per contribuire ad individuare e mettere in rete le progettualità innovative dei Comuni in questo delicato settore”. (gp)