• Ottobre 15, 2013
di anci_admin

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Federalismo demaniale – Mangialardi (Anci Marche): “Riforma attesa da anni, ora comprendere per ‘mobilitare’ al meglio gli immobili”

ANCONA – “Sono anni che gli enti locali attendono una riforma adeguata sul patrimonio de...

ANCONA – “Sono anni che gli enti locali attendono una riforma adeguata sul patrimonio demaniale ed il suo federalismo”, visto che “i tentativi avviati si sono rivelati fallimentari. Ma con il ‘Decreto del Fare’ si sono aperti buoni spiragli che i Comuni vogliono cogliere: se la parola d’ordine è mobilitare gli immobili, vogliamo capire come sarà possibile”. Lo ha affermato Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche, aprendo i lavori del nono incontro informativo che la Fondazione Patrimonio Comune ha organizzato, insieme alle Anci regionali, per illustrare le novità e le opportunità legate alla ripartenza del federalismo demaniale.
Mangialardi ha sottolineato come la “stratificazione della normativa” sul tema demaniale in questi anni ha prodotto “sostanziali dicotomie di trattamento, molto penalizzanti per gli enti locali”. Basta pensare alla vicenda dei Comuni costieri, “con gli introiti dei canoni demaniali che restano sostanzialmente allo Stato, mentre la gestione ordinaria e straordinaria viene dirottata ai Comuni che devono farsene carico con un ritorno economico quasi nullo”.
Per questo, secondo il presidente di Anci Marche, è importante comprendere al meglio le opportunità e le condizioni che ora governano la nuova finestra di dismissioni immobiliari. Ad iniziare “dalla questione del prelievo forzoso delle risorse da riservare alla riduzione del debito statale. Un passaggio che – conclude il sindaco di Senigallia – appare del tutto in contraddizione con il percorso di valorizzazione del patrimonio che le nuove norme chiedono ai Comuni”. (gp)