- Ottobre 30, 2013
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Federalismo demaniale – Fondo rotativo, Fpc avvia attività per i Comuni interessati alle ‘verifiche a vista’ dei beni immobili
In considerazione del forte interesse riscontrato sia durante i seminari territoriali che nel corso ...In considerazione del forte interesse riscontrato sia durante i seminari territoriali che nel corso del convegno sul federalismo demaniale all’Assemblea Anci di Firenze, la Fondazione Patrimonio Comune dà avvio alle attività del ‘Fondo rotativo per la regolarizzazione degli immobili’, che supporta le amministrazioni nelle attività di regolarizzazione anche legate alla riapertura delle dismissioni per gli immobili statali.
Tutti i Comuni che intendono chiedere una ‘verifica a vista’ dei beni per i quali vogliono candidarsi al trasferimento – a titolo non oneroso – di immobili dallo Stato, nell’ambito della finestra del federalismo demaniale (che terminerà il 30 novembre 2013), possono contattare gli uffici della Fondazione allo 06 6840551 – email: info@patrimoniocomune.it.
Nello specifico ogni amministrazione dovrà indicare il nome del Comune, la sua provincia, il referente interno del federalismo, e specificare il bene per il quale intende usufruire dell’attività di supporto della Fondazione.
Al fine di avviare i primi contatti con gli uffici della Fondazione e considerando i tempi ravvicinati per la chiusura delle richieste di acquisizione, in attesa di ricevere la delibera di adesione, è sufficiente inviare per email un impegno del sindaco a proporre la delibera di adesione a Fpc entro il 30 novembre 2013.
Ricordiamo che la FPC opererà con il fondo rotativo secondo tre step procedurali:
FASE 1: descrizione sommaria dell’immobile a vista. Attività che si sviluppa prima della richiesta del bene e quindi nel periodo 1 settembre – 30 novembre 2013. L’output dell’attività è una descrizione light del bene con alcune foto e le indicazioni di massima del bene. L’obiettivo è dare una prima indicazione al Comune soprattutto sull’esistenza di criticità riscontrabili a vista.
FASE 2: raccolta documentale, sopralluogo e relazione. Si tratta dell’attività che mette in condizione il Comune di confermare o meno la richiesta del bene tramite delibera di Consiglio. Questa fase può essere attivata dopo il parere favorevole dell’Agenzia del Demanio.
FASE 3: le attività tecnico/amministrative, compresa l’eventuale regolarizzazione catastale propedeutiche al provvedimento di trasferimento.
Per saperne di più scarica le slides sul fondo rotativo.