• Ottobre 15, 2013
di anci_admin

Interventi

Fassino:“Stop ai tagli, nuovo Patto, Service Tax e rimborso Imu. Governo al banco di prova”

Stop ai tagli, Patto di stabilità, Service tax, rimborso seconda rata Imu 2013: “Il rec...
Fassino:“Stop ai tagli, nuovo Patto, Service Tax e rimborso Imu. Governo al banco di prova”

Stop ai tagli, Patto di stabilità, Service tax, rimborso seconda rata Imu 2013: “Il recepimento delle istanze dei Comuni italiani, già oggi nel corso del Consiglio dei ministri che esaminerà la Legge di stabilità, sarà il banco di prova del governo per dare attuazione concreta alla volontà dichiarata di aprire una nuova stagione nei rapporti con i Comuni”. In particolare, “se questa nuova stagione si vuole aprire per davvero, ci aspettiamo che venga introdotta una forte discontinuità rispetto ai 12 anni passati, ponendo fine ai continui e pesanti tagli ai trasferimenti”.
Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, lancia l’appello durante una conferenza stampa al termine dell’Ufficio di presidenza dell’Anci, e alla vigilia del Consiglio dei ministri che avrà sul tavolo proprio le questioni che maggiormente toccano i Comuni sul piano della finanza locale.
Innanzitutto, spiega il Presidente, “ci aspettiamo che nel 2014 venga finalmente interrotta la catena di tagli ai trasferimenti nei confronti dei Comuni, lunga ormai 12 anni e che ha avuto un ultimo episodio poche settimane fa, con i 350 milioni prelevati dal fondo per i Comuni virtuosi con la cosiddetta manovrina”.
I Comuni, spiega Fassino, “sono giunti ormai al punto limite. Ulteriori tagli rischierebbero di compromettere definitivamente i servizi fondamentali che fino ad oggi i Comuni, grazie al senso di responsabilità e ad una reale spending review operata al loro interno, sono stati in grado di garantire”.
Sulla “prigione” del Patto di stabilità, invece, l’Anci si aspetta che “venga abolito per i Comuni con meno di cinque mila abitanti, che venga ridotto di almeno un miliardo il contributo complessivo richiesto al comparto (attualmente di 4,5 miliardi, ndr) e che vengano escluse dal computo tutte le spese relative a progetti co-finanziati con l’Unione Europea”. Se l’attuale norma “dal 2009 blocca ogni investimento – spiega il presidente dell’Anci – liberare spazi finanziari per i Comuni vorrebbe dire rimettere in moto il ciclo degli investimenti, con opere immediatamente cantierabili, e quindi far ripartire la crescita”.
E, se nella Legge di stabilità verrà definita anche la natura e il ‘peso’ della service tax, sul tema l’Anci ammonisce: “Il tributo deve essere di esclusiva competenza dei Comuni – ribadisce Fassino – e soprattutto deve rappresentare un vantaggio fiscale per le famiglie rispetto alla somma di Imu e Tares. Questo –spiega il Presidente – presuppone un contributo dello Stato centrale, che indiscrezioni attesterebbero intorno alla cifra del miliardo. Noi rispondiamo che andranno fatte le dovute simulazioni per verificare che questa somma sia sufficiente, altrimenti innalzarla. L’obiettivo unico deve essere quello di consentire ai cittadini di pagare meno rispetto a quanto avrebbero pagato con Imu e Tares vigenti”.
Infine Fassino ribadisce al governo la richiesta di “certezze sull’erogazione dei mancati introiti derivanti dall’abolizione dell’Imu per il 2013, un impegno che il governo aveva preso ma sul quale non abbiamo ancora conferme”.
Da domani l’Anci chiederà al governo, ai relatori della Legge e ai singoli parlamentari un confronto serrato per entrare nel merito dei provvedimenti che saranno varati questa sera. (mv)