• Luglio 25, 2013
di anci_admin

Interventi

Fassino scrive a Letta, Delrio e Saccomanni: “Urge avvio confronto negoziale complessivo”

‘’La convocazione di un incontro in tempi strettissimi per avviare un confronto negozial...
Fassino scrive a Letta, Delrio e Saccomanni: “Urge avvio confronto negoziale complessivo”

‘’La convocazione di un incontro in tempi strettissimi per avviare un confronto negoziale che consenta di ridefinire con chiarezza i rapporti tra Stato e Comuni’’. Questa la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente dell’Anci, Piero Fassino ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta e ai Ministri Saccomanni e Delrio. 
Dopo aver ricordato che ‘’veniamo da un lungo periodo nel quale i rapporti tra Stato ed Enti locali sono stati segnati da una costante riduzione di risorse e di autonomia dei Comuni italiani’’ Fassino evidenzia che ‘’agli Amministratori locali non sfugge certo che le ragioni prime di tale dinamica sono la crisi economica, l’alto indebitamento dello Stato, i vincoli di bilancio imposti dai patti europei’’.
‘’Proprio perche’ consapevoli di tutto cio’ – sottolinea – Sindaci e Amministratori non si sono sottratti al dovere di concorrere al comune sforzo di risanamento finanziario dello Stato, ottemperando anzi a impegni nettamente superiori al contributo fornito da ogni altro livello istituzionale’’.
‘’Oggi – aggiunge Fassino – siamo giunti ad un punto limite di tale sforzo: continuare a ridurre le risorse a disposizione dei Comuni significa compromettere l’erogazione di servizi fondamentali e la capacita’ stessa delle Amministrazioni di ottemperare al vincolo dell’equilibrio di bilancio’’.
‘’Occorre prendere atto – sottolinea – che tutti i cardini su cui si e’ retto il rapporto Stato/Comuni – assetto istituzionale, rapporti finanziari e fiscali, patto di stabilita’ – sono ormai consunti e usurati. Aggiungo che non solo i Comuni sono stati destinatari di continui tagli, ma anche di continue prescrizioni ordinamentali fondate su un’esasperante formalismo giuridico, senza alcun concreto rispetto delle conoscenze e delle esperienze di chi concretamente amministra ogni giorno un Comune’’.
‘’Ho usato espressioni forti – scrive ancora Fassino – chiare e sincere, un vero ‘grido di dolore’ dettato dall’esasperazione di Sindaci che ogni giorno si assumono responsabilita’ e ci mettono la faccia, senza che lo Stato ne riconosca l’impegno e lo sforzo. E amareggia constatare che da parte di troppe amministrazioni dello Stato vi e’ un atteggiamento pregiudiziale che guarda ai Comuni come soli centri di spesa, quando invece i Comuni sono prima di tutto erogatori di servizi e prestazioni indispensabili per persone, famiglie, imprese e per lo sviluppo del Paese’’.
‘’Serve a questo punto una sede di confronto generale che definisca con chiarezza il ruolo dei Comuni, gli ambiti della loro autonomia, le risorse di cui potranno disporre. I pur necessari confronti con i singoli ministeri, infatti – rileva Fassino – non appaiono sufficienti a ridefinire il quadro dei rapporti tra Comuni e Stato’’.
Per queste ragioni l’Anci, chiede una convocazione in tempi strettissimi anche tenendo conto che ‘’la scadenza cogente del 30 settembre, entro cui i Consigli Comunali devono approvare i bilanci impone di conoscere entro queste settimane gli orientamenti del Governo su cruciali materie di finanza locale’’. (mt/mb)