- Febbraio 13, 2014
Interventi
Fassino: “Logica dell’emergenza non regge più, occorre approccio di sistema con norme e risorse certe”
"Attrezzarsi per far fronte al continuo aumento dei flussi migratori in Italia è una esi...
"Attrezzarsi per far fronte al continuo aumento dei flussi migratori in Italia è una esigenza che ormai è primaria. La logica dell’emergenza, nell’epoca che stiamo vivendo, non regge più. Occorrono capacità di prevenzione e strumenti normativi ed economici efficienti, solo così i Comuni potranno assolvere alle loro funzioni di accoglienza". Lo ha detto il presidente dell’Anci Piero Fassino presentando oggi a Roma il Rapporto Sprar 2012-2013.
"Quella dello Sprar – ha detto Fassino – è un’attività preziosa che si inserisce in un tempo dove la globalizzazione della democrazia avviene sempre più spesso attraverso eventi traumatici, che spingono un numero sempre più crescente di migranti a lasciare il proprio paese. La nostra nazione – ha continuato – per la sua collocazione geografica è la prima porta d’accesso per l’Europa, per cui diventa indispensabile una corretta pianificazione per mettere i Comuni, protagonisti in tema di accoglienza, nelle condizioni di fornire risposte efficaci e subito operative".
Nel sottolineare "il buon lavoro di sinergia" messo in atto fino ad ora da enti locali e Stato centrale, Fassino non ha risparmiato di evidenziare alcune criticità sia sul livello nazionale che su quello comunitario.
Allo Stato centrale, il presidente Anci ha ricordato che "su un tema come quello dell’accoglienza non è possibile fare le nozze con i fichi secchi ma serve, innanzitutto, un quadro legislativo omogeneo, e penso al diritto d’asilo fino alle norme sull’immigrazione. Servono poi risorse adeguate. Il ruolo dei Comuni è stato fino ad ora decisivo, chiediamo quindi di essere messi nelle condizioni di continuare ad essere un esempio, su scala nazionale, di buona pratica".
Per quanto riguarda l’Europa, Fassino ha tenuto a precisare come sul tema dei flussi migratori "dall’Unione europea non corrisponde un impegno adeguato alla dimensione del problema. L’Italia è terra di confine – ha rimarcato – ma non può essere lasciata da sola a fronteggiare migliaia di migranti che spesso fuggono da zone di guerra, per cui hanno tutto il diritto ad essere accolti e integrati".
Nel corso della presentazione del Rapporto ha preso la parola anche il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali che ha centrato il suo intervento su come sia mutato, nel tempo, il fenomeno della migrazione verso l’Italia.
"Da tempo – ha detto – diciamo che il problema deve essere affrontato in maniera strutturale perché l’emergenza è un’altra cosa. Da anni demografi ed esperti ci dicono che il fenomeno dell’immigrazione sarà sempre più importante nei numeri; abbiamo quindi l’obbligo, morale e politico, di pensare una strategia che riesca a prevenire gli eventi e strutturare risposta di sistema. La rete Sprar può essere un esempio ma non basta. Serve anche intervenire sulle leggi, tipo quella folle del reato di clandestinità, e sulla pratica dello scarica barile tra pezzi dello Stato, che troppo spesso penalizza i destinatari finali delle migrazione ovvero i Comuni".
Entrando nel dettaglio dei numeri, dal Rapporto emerge come dal dicembre 2012 al novembre 2013 la capienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è più che triplicata, passando dai 3mila posti strutturali finanziati per il triennio 2011-2013 dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (Fnpsa) ai 9356 resi disponibili grazie ai cinque differenti allargamenti, richiesti dal Viminale.
E per il triennio 2014-2016 è prevista una nuova crescita: sono ben 13.020 i posti finanziati (12.076 ordinari, 691 per minori non accompagnati e 253 per persone con disagio mentale o disabilita’) e 6.490 quelli aggiuntivi attivabili per un totale di oltre 19.500 posti. (ef)