- Novembre 14, 2013
Interventi
Fassino: “Il 19 novembre ‘operazione verità’ nei Comuni, non siamo noi gli spreconi”
"Chiediamo al governo un incontro urgente e risolutivo per ricevere", nell'ambito della le...
"Chiediamo al governo un incontro urgente e risolutivo per ricevere", nell’ambito della legge di stabilità, "risposte definitive su quando e come verrà erogata la seconda rata Imu e che facciano chiarezza su Patto di stabilita’ e Service tax. I Comuni aspettano circa 2,9 miliardi di euro dalla seconda rata Imu, senza i quali non possono far fronte agli impegni presi con fornitori e dipendenti". E’ l’allarme lanciato oggi dal presidente Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine dell’Ufficio di presidenza Anci svoltosi, per l’occasione, presso la Sala Conferenze in Piazza Montecitorio. Nel corso della riunione è stato consegnato a sindaci e giornalisti un documento con le principali richieste di Anci al governo.
"Il governo – ha spiegato Fassino – ha assicurato che la seconda rata Imu non si pagherà e che il mancato gettito per i Comuni verrà compensato. Però deve essere chiaro – ha sottolineato – che il gettito deve essere quello del 2013, a cui si devono aggiungere le aliquote già messe a bilancio da circa seicento Comuni che valgono 500milioni di euro. L’Imu 2012 valeva circa 2,3 miliardi, siamo quindi ad un totale di 2,9 miliardi senza i quali i sindaci si troverebbero di fronte a seri problemi di liquidita".
Altro nodo da sciogliere con urgenza e’ legato alla Service-tax. Partendo dal presupposto che la nuova tassa debba essere "equa e sostenibile anche per i cittadini", Fassino ha ricordato che le risorse previste non saranno sufficienti a garantire l’introito che i Comuni ricevevano con Imu e Tares. "La previsione dell’aliquota al 2,5 per mille sulla prima casa, dell’1per mille sulla seconda e il miliardo gia’ destinato – ha spiegato – non basta. Riteniamo serva un incremento del fondo perequativo, a cui affiancare il ripristino del meccanismo delle detrazioni per i cittadini. Tutto questo, secondo i nostri calcoli, vale circa 2 miliardi di euro. Se pero’ si vogliono manovrare ulteriormente le aliquote – ha avvertito il presidente Anci -, il governo spieghi che si tratta di una precisa scelta politica. Basta scaricare sui sindaci una scelta statale di innalzamento della pressione fiscale".
E proprio sulla situazione tasse e sprechi, e’ stato presentato alla stampa uno studio Ifel sulla contabilità nei municipi italiani. "Tutti i sindaci – ha annunciato Fassino illustrando il lavoro – organizzeranno per martedì 19 novembre una conferenze stampa nelle citta’ per portare all’attenzione, nazionale e locale, i numeri veri. Diciamo ‘no’ a campagne denigratorie – ha rimarcato il presidente Anci – affinché i cittadini sappiano la verità cioè che quello dei Comuni è il comparto che più di tutti ha contribuito al risanamento della finanza pubblica, a differenza di quanto fatto dallo Stato".
Infine il patto di stabilità. Su questo il sindaco di Torino ha ricordato come i sindaci abbiano accolto con favore l’allentamento di un miliardo contenuto nella prima bozza della legge di stabilità, tuttavia questo allentamento, oltre a "doversi concretizzare, deve essere orizzontale e senza vincolo di destinazione. Inoltre – ha aggiunto – chiediamo che il provvedimento non riguardi solo il 2014 ma sia strutturato in una programmazione triennale".
Sempre sul Patto, il presidente Anci ha prima ribadito come con il governo siano in corso trattative per escludere i piccoli Comuni. Poi ha lanciato una provocazione in merito alle sanzioni in cui incorrerebbero gli amministratori che non rispettano i vincoli di finanza pubblica."’Se i sindaci sforano il patto di stabilita’ ricevono sanzioni dallo Stato. Chiediamo che si eliminino queste sanzioni oppure le si applichino anche a quei ministri che hanno diretta responsabilità su società pubbliche in perdita. Le regole dello Stato devono valere per tutti".
(ef)