• Marzo 5, 2015
di anci_admin

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Fassino: “Comuni in prima fila contro discriminazioni, da noi si realizza la vera integrazione”

“L’Anci aderisce con piena convinzione alla campagna di comunicazione ‘Accendi la ...
Fassino: “Comuni in prima fila contro discriminazioni, da noi si realizza la vera integrazione”

“L’Anci aderisce con piena convinzione alla campagna di comunicazione ‘Accendi la mente, spegni i pregiudizi’, promossa per la Settimana d’azione contro il razzismo. I Comuni sono il luogo di accoglienza dove si realizza in concreto il confronto, il reciproco riconoscimento e l’integrazione tra persone di diversa razza, lingua, religione e cultura. Per questo siamo i più interessati ad affermare una vera cultura dell’integrazione, che è ancora necessaria visto che la battaglia contro le discriminazioni non è stata vinta per sempre”. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Anci, Piero Fassino, sintetizzando il significato della “XI Settimana d’azione contro il razzismo” in programma in tutte le città italiane dal 16 al 22 marzo.
L’iniziativa di sensibilizzazione, promossa dall’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con Anci e Miur, è stata illustrata in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, oltre che da Fassino dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e dal sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega all’integrazione, Franca Biondelli. Alla conferenza sono intervenuti anche l’ad di Ferrovie dello Stato, Michele Elia e l’ad di Atac, Danilo Broggi, che hanno dato la loro disponibilità per veicolare la campagna di sensibilizzazione in modo capillare su treni, bus e nelle stazioni, da sempre simbolo dell’incontro fra culture e persone di origini diverse.
Secondo il presidente Anci, sul tema dell’integrazione non si può prescindere da una consapevolezza culturale. “L’Italia è composta per il 10 per cento da cittadini di origine straniera. Il dato con cui confrontarci è questo”, ha ricordato Fassino. “Decidere se governare questo epocale processo di mutamento sociale, frenando le pulsioni di chiusura di cui il razzismo è solo la punta dell’iceberg, è invece una scelta che siamo portati a compiere tutti. Dai singoli cittadini, alla scuola, dai Comuni al Parlamento. Ognuno – ha ribadito – deve fare la sua parte, perché anche su questi aspetti, a forte valenza simbolica, si gioca il livello di civiltà di un Paese e della sua comunità”.
E per governare il fenomeno migratorio occorre anche dotarsi di strumenti adeguati come il diritto di cittadinanza e di voto amministrativo agli stranieri. “Non basta avere solo delle leggi giuste, ma serve anche che vengano accettate dalle comunità a cui si rivolgono”, ha detto ricordando come, in base ad uno studio della Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, il 72% degli italiani è favorevole a concedere la cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia.
La settimana ‘anti razzismo’, che si snoda intorno alla giornata voluta nel 1966 dalle Nazioni Unite per ricordare la giornata più sanguinosa dell’apartheid sudafricano –  69 manifestanti neri uccisi a Sharpeville il 21 marzo 1960 sotto i colpi di fucile di 300 poliziotti bianchi – avrà come fulcro la città di Reggio Calabria, scelta come capitale anti razzista d’Italia, dove si svolgerà l’evento centrale del prossimo 21 marzo.
“E’ importante fare  questo lavoro ed è importante farlo insieme alle città, alle aziende e ai testimonial – ha spiegato Delrio – perché non si ama se non si conosce e queste campagne d’informazione servono a superare i pregiudizi". Si tratta, ha aggiunto Delrio, "di un impegno contro le vergogne e le discriminazioni che osserviamo un po’ ovunque e che feriscono il nostro paese".
Da parte sua, il sottosegretario Biondelli ha spiegato che nel 2014 è cresciuto del 17% il numero delle segnalazioni arrivate all’Unar e ha posto l’accento sull’importante contributo al successo della campagna di sensibilizzazione che arriverà dalle scuole, che sono state coinvolte con il concorso ‘Mettiti nei miei panni’, grazie al quale gli studenti dovranno narrare in prima persona la vita dei cittadini stranieri residenti in Italia.
Fra le varie iniziative sarà indetto un concorso tra tutti i Comuni che, sollecitati da Anci, potranno concorrere per un premio di 10 mila euro che sarà assegnato al Comune che organizzerà l’iniziativa più originale, in grado di stimolare un approccio interculturale e un’attitudine all’accoglienza. Nell’ambito della settimana, inoltre, ogni consiglio comunale che ha aderito alla campagna, celebrerà la cerimonia simbolica del conferimento della cittadinanza onoraria a tutti i bambini e ragazzi nati da genitori non italiani e non residenti nei territori.
Alla presentazione ha dato il suo contributo anche il vice presidente vicario dell’Anci, Paolo Perrone. “Quando pensiamo al tema dell’integrazione dobbiamo guardare ai nostri figli ed essere ottimisti. Loro si comportano in modo diverso da quanto facevamo noi alla loro età. Per noi l’altro era il diverso, per loro è la normalità”, ha concluso il sindaco di Lecce. (gp)