• Ottobre 30, 2025
di Ufficio stampa

Protezione Civile

Protezione civile, Fabbri: “Passo avanti per tutelare sindaci e operatori. Ora completare percorso”

Soddisfazione per il disegno di legge del Governo. Finalmente si prevede maggiore tutela per i Sindaci
Protezione civile, Fabbri: “Passo avanti per tutelare sindaci e operatori. Ora completare percorso”

“Accogliamo con favore il disegno di legge sulla Protezione Civile, che finalmente riconosce la necessità di tutelare sindaci e operatori chiamati a intervenire prontamente in contesti di emergenza. È un passo avanti importante verso quella maggiore chiarezza e sicurezza giuridica che ANCI chiede da tempo”, ha dichiarato Alan Fabbri, delegato nazionale ANCI alla Protezione Civile e sindaco di Ferrara.
“Ora serve completare il percorso – ha aggiunto – estendendo le tutele anche ad altre fattispecie di reato che vengono spesso contestate a sindaci e operatori. Continueremo, come Anci, a collaborare con il Governo per migliorare ulteriormente il testo e rafforzare il sistema di protezione dei territori”.
Il disegno di legge in materia di Protezione civile, licenziato ieri dal Consiglio dei ministri, accoglie la richiesta avanzata da tempo dall’Anci per un intervento normativo a salvaguardia dei sindaci, autorità di Protezione civile, e del personale dei Comuni. Da anni i sindaci lamentano una eccessiva esposizione rispetto a fatti conseguenti ad eventi meteorologici imprevedibili di cui alla fine risultano spesso i soli responsabili. Anci da anni chiede di esonerare i sindaci da questa responsabilità individuale ma senza esito. Questo intervento rappresenta un primo passo avanti che fornisce un quadro di maggiore certezza giuridica per chi opera in contesti di emergenza.
I sindaci, in emergenza chiamati ad assumersi responsabilità dirette in situazioni gravi e complesse che richiedono velocità di azione, troppe volte si trovano sul banco degli imputati per “reato di ruolo”. Dopo un importante lavoro di interlocuzione di ascolto il Governo ha finalmente fatto un passo in avanti. La correzione riguarda l’introduzione dell’articolo 590-septies nel codice penale, sulla responsabilità colposa per morte o lesioni personali nelle attività di protezione civile. Saranno i giudici a valutare caso per caso e nell’accertamento della colpa o del suo grado si dovrà tenere conto anche della soglia di incertezza scientifica e del contesto d’urgenza nei quali vengono effettuate le valutazioni e adottate le decisioni prese, nonché dei limiti correlati alle disponibilità di dati, strumenti e risorse. Questa novità normativa, qualora approvata in via definitiva, riconoscerà la specificità e la difficoltà delle decisioni prese sotto la pressione dell’emergenza.
Altrettanto significativa riteniamo sia l’istituzione di sezioni contrattuali speciali per il personale dirigenziale e non dirigenziale delle strutture di protezione civile. Senza personale qualificato non si opera in emergenza, e il riconoscimento della specificità di compiti e responsabilità, unito a indennità adeguate, percorsi formativi e alla garanzia di tutela legale e assicurativa, renderà finalmente queste figure più attrattive, facilitando il reperimento di nuove risorse umane fondamentali per la risposta alle emergenze.
Si auspica si arrivi presto all’approvazione definitiva di questa norma che darà a Sindaci e agli operatori la serenità e gli strumenti necessari per continuare a operare con la massima efficacia in difesa delle nostre comunità e dei territori. Sarà cura dell’Anci proporre, nello spirito di collaborazione istituzionale che ha contraddistinto l’interlocuzione con il Governo, alcune indicazioni per una maggiore efficacia del testo di legge, che riguardano l’estensione delle previsioni agli artt. 449 e 450 del codice penale, quelli più contestati ai Sindaci, alcuni chiarimenti rispetto alla gradazione della colpa e, in materia di personale, un esplicito riferimento agli enti locali .