- Luglio 23, 2015
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Expo – QEL Sole24Ore, Dop e Igp nel 60,4% dei Comuni, primato europeo delle eccellenze alimentari
di Matteo Valerio Che il Bel Paese sia agli occhi del mondo sinonimo per antonomasia dell'eccelle...di Matteo Valerio
Che il Bel Paese sia agli occhi del mondo sinonimo per antonomasia dell’eccellenza agro-alimentare, non è una novità. È comunque impressionante il colpo d’occhio delle produzioni Dop e Igp distribuite sul territorio: nel 60,4% dei Comuni italiani (4.868 da nord a sud) vengono coltivati prodotti che vantano il sigillo di denominazione di origine protetta e/o di indicazione geografica protetta. Un comparto che nel 2013 ha fatturato 2,4 miliardi di euro (il 5% in più rispetto al 2012) e che costituisce il 7,3% delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani.
L’indagine
È quanto emerge da un’indagine condotta dal dipartimento Studi economia territoriale dell’Ifel, che ha rielaborato i più recenti dati Istat in occasione della grande vetrina dell’Expo 2015. Ai numeri raccolti da Ifel, inoltre, si aggiungono i dati della Commissione europea relativi alla fine del 2014, secondo i quali l’Italia detiene il primato europeo per il numero di produzioni di eccellenza: il 22% dei prodotti di qualità certificata dell’intero continente sono coltivati nello Stivale.
La produzione eno-gastronomica del Paese, inoltre, si intreccia a stretto filo con le dinamiche che riguardano lo sviluppo territoriale, soprattutto dei piccoli Comuni e delle aree rurali, dove le coltivazioni sono il principale avamposto contro il rischio di spopolamento. E infatti, calcola ancora Ifel, mentre negli ultimi 10 anni i Comuni italiani che non producono eccellenze alimentari hanno visto diminuire il tasso migratorio dell’8,9%, nei 4868 Comuni patria delle eccellenze alimentari il rapporto si è stravolto, con un tasso migratorio aumentato del 14,8%.
Se poi si considerano solo i 10 Comuni con il maggior numero di aziende agricole che sfornano prodotti di eccellenza, il saldo positivo del tasso migratorio schizza al 40,3% accompagnandosi, così come nel caso di tutte le altre città sede di eccellenze alimentari, a un reddito pro-capite mediamente superiore di 187 euro rispetto alle altre.
La classifica regionale
Tornando ai dati della ricerca, sono Toscana e Puglia le Regioni con il più alto tasso di Comuni di eccellenza alimentare. Nella prima parliamo del 95,7% sul totale, nella seconda del 93,4%.
In tutte le Regioni, escluse Piemonte (48,8%) e Lombardia (21,8%), si registra comunque un tasso di Comuni sedi di eccellenze alimentari superiore alla metà del totale. In termini assoluti, invece, è proprio il Piemonte la Regione con il maggior numero di Comuni con agricoltura di qualità: 588.
Se guardiamo, invece, al numero delle aziende agricole che coltivano prodotti Dop e/o Igp, il Trentino-Alto Adige stacca tutti, con il 53,1% del totale. Al secondo posto ancora il Piemonte, con il 20,5%. A livello territoriale, invece, è il Comune di Appiano, in provincia di Bolzano, a detenere il primato del numero di aziende agricole con coltivazioni Dop e/o Igp: 1.022, il 96.7% del totale, molte delle quali produttrici della nota ‘’Mela Alto-Adige Igp’. Al secondo posto, in perfetto equilibrio tra nord e sud, si piazza invece Manduria, in provincia di Taranto, famosa per il vino Primitivo, con 950 aziende agricole di prodotti d’eccellenza (il 24,9% del totale).
Nella top ten dei maggiori produttori di Dop e Igp seguono poi Caldaro, Valdobbiadene, Grosseto, Andria, Monteforte d’Alpone, Trento, Farra di Soligo e Pantelleria.