• Dicembre 13, 2016
di anci_admin

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Evasione fiscale – Presentato al Senato il volume sulle azioni dei Comuni nell’accertamento dei tributi statali

Dal 2011 al 2015, i Comuni hanno ottenuto dalla partecipazione all’accertamento dei tributi er...

Dal 2011 al 2015, i Comuni hanno ottenuto dalla partecipazione all’accertamento dei tributi erariali più di 71 milioni di euro. Il numero di Comuni che hanno ricevuto la quota incentivante è cresciuto costantemente con una leggera flessione nel 2015: i 335 beneficiari del 2011 sono saliti progressivamente a 440 nel 2012, 516 nel 2013 fino a diventare 609 nel 2014 e 559 nel 2015. In tutto 1.061, cioè oltre il 13% dei municipi italiani. Sono questi i numeri principali del volume “I Comuni e l’accertamento dei tributi statali. Strumenti, percorsi di indagine e accesso ai dati” (consulta l’indice), presentato questo pomeriggio a Roma presso la Sala Zuccari del Senato.
Il numero delle segnalazioni qualificate – emerge dai dati – è cresciuto fino ad un picco massimo nel 2012 per poi calare nel successivo triennio. Stessa sorte sembrano seguire la maggiore imposta accertata e le somme effettivamente riscosse, sulle quali esclusivamente si basa l’incentivo statale stabilito fin dal 2005 (il d.l. n. 203) e in questi anni portato al 100% degli incassi.
Secondo i tecnici Ifel, poi, l’andamento decrescente del fenomeno deve essere letto con prudenza. La linea in prevalenza adottata dai Comuni che lavorano su questo fronte, infatti, è di privilegiare la proficuità alla numerosità delle segnalazioni. Come dire: poche segnalazioni, ma buone. Inoltre, va considerato che sia la maggiore imposta accertata, sia il riscosso assumono valori affidabili solo a distanza di tempo rispetto alle segnalazioni corrispondenti. In particolare il materiale incasso dei recuperi è il tassello conclusivo di un processo che passa per l’accertamento formale da parte dell’Agenzia delle Entrate, poi per l’eventuale contenzioso e che, considerando le diffuse rateizzazioni, arriva ad essere anche molto lungo.
Considerata la loro forte specialità, i dati sull’accertamento restituiscono un quadro di attivazione dei Comuni nelle varie regioni “a macchia di leopardo” e non sempre coerente con le tradizionali “virtuosità” territoriali. L’evoluzione recente ha testimoniato, infatti, che il Sud non è più il fanalino di coda avendo sorpassato il Centro, sia per numero di segnalazioni che per somme accertate e riscosse.
Naturalmente, c’è ancora molto da fare per rendere corrente e sistematica la partecipazione comunale al contrasto dell’evasione. In quest’ottica, sulla scorta degli ottimi risultati del progetto SemplifiSco, attuato in convenzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica, IFEL va avanti con diverse iniziative miranti a rafforzare la collaborazione tra Comuni e Stato contro l’evasione fiscale, dalla formazione alla diffusione di strumenti informatici a bassa complessità di accesso e d’uso, che consentono l’analisi integrata delle banche dati pubbliche disponibili a livello locale e nazionale, fino alla pubblicazione di materiali di studio e di manuali come questo.
Curato da Antonino Gentile, che è stato direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate in Trentino, in Emilia-Romagna e, da ultimo, in Sicilia, il volume aiuta i funzionari comunali ad intraprendere e sviluppare la partecipazione all’accertamento e a predisporre le segnalazioni qualificate. Attraverso il contributo di una pluralità di autori, sono illustrati i cinque ambiti tipici della collaborazione fra Stato e Comuni e la piattaforma di trasmissione telematica PuntoFisco. Le banche dati – comunali e non, tributarie e non – che hanno dimostrato nella pratica esperienza la loro utilità per il contrasto all’evasione erariale sono passate in rassegna con le rispettive  indicazioni operative su formati, disponibilità e tecniche di accesso.
Un capitolo è infine dedicato ad illustrare le iniziative condotte da ANCI e da IFEL, attraverso il progetto SemplifiSco, per il rafforzamento della capacità di contrasto all’evasione e per ampliare e rendere più omogenea la collaborazione Stato-Comuni, finora fattiva e fruttuosa solo in alcuni territori. (com/ef)