- Giugno 4, 2013
Notizie
Eire 2013 – Reggi: “Si punti sulle piccole opere cantierabili, non ci rassegniamo a patto stabilita’ cieco e spending review”
MILANO - Per far ripartire il "Paese non serve puntare sulle grandi opere, ma bisogna fare...MILANO – Per far ripartire il "Paese non serve puntare sulle grandi opere, ma bisogna fare leva su quelle piccole che sono immediatamente cantierabili e che possono essere subito avviate". Lo ha sottolineato Roberto Reggi, presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci, intervenuto ad Eire 2013, la manifestazione dedicata alla valorizzazione del patrimonio pubblico italiano, in programma da oggi fino a giovedì 6 giugno presso la Fiera di Milano.
Parlando al convegno di apertura dell’evento, dove la fondazione Anci e’ presente con una serie di convegni, che ‘mettono in vetrina’ le migliori esperienze promosse da un’ottantina di municipi italiani, Reggi evidenzia come "la valorizzazione del patrimonio immobiliare e’ una scommessa che i Comuni vogliono vincere, oltre che una leva essenziale per dare sollievo ai nostri bilanci e creare importanti occasioni di lavoro".
Ma per raggiungere questo obiettivo vi sono due ostacoli da rimuovere, patto di stabilita’ e tagli, che incidono in modo pesante sull’azione di rilancio economico da parte dei Comuni. "Come Fondazione – avverte Reggi – non ci rassegniamo all’idea di un patto cieco, ed auspichiamo che si passi alla regola europea della golden rule che libera gli investimenti produttivi per il futuro, ad iniziare da quelli sul patrimonio immobiliare". Cosi’ come "non accettiamo il fatto che i tagli imposti dalla spending rendano difficile persino lo svolgimento di un auditing ambientale".
Il presidente di Patrimonio comune ha poi ricordato l’azione di supporto avviata dalla Fondazione Anci sul terreno della semplificazione delle procedure e dell’omogeneita’ delle regole, che punta ad allargare l’orizzonte delle collaborazioni dei Comuni."Per noi gli investitori devono essere protagonisti della realizzazione dei progetti. Non li chiamiamo a bando chiuso, vogliamo coinvolgerli sin dall’inizio su idee di valorizzazione del patrimonio, che non riguardano solo le grandi aree metropolitane, ma sempre di più piccoli e medi Comuni della provincia italiana". (gp)