• Giugno 5, 2013
di anci_admin

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Eire 2013 – I sindaci: “Valorizzazione patrimonio pubblico con intervento dei privati, ecco come riqualifichiamo le nostre città”

"Il recupero e la valorizzazione del patrimonio pubblico e privato rappresentano uno dei grandi...

"Il recupero e la valorizzazione del patrimonio pubblico e privato rappresentano uno dei grandi percorsi su cui operare per dare risposte alle nuove esigenze dei territori e dei cittadini”. Così Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e delegato Anci al Mezzogiorno, sintetizza il convegno “Consumo del suolo ‘zero’ e riuso: trasformazioni di qualità e housing sociale”, organizzato oggi a Milano dalla Fondazione Patrimonio Comune, nell’ambito di Eire 2013.
Al centro della discussione, la possibilità di intervento dei soggetti privati nell’ambito dei progetti di riqualificazione delle città. A sottolineare le maggiori criticità sono i rappresentanti del Comune di Firenze, impegnato nella trasformazione del teatro comunale, operazione da quasi un miliardo di euro: “Gli investimenti privati – dice il funzionario Mario Pittalisi – non possono tollerare gli iter di diversi anni necessari solo per approvare le varianti urbanistiche. Serve assolutamente agire su questo punto”.
Intanto però gli amministratori non si danno per vinti, e portano avanti ambiziosi progetti di qualificazione proprio come quello di Potenza, dove si lavora ad un piano di “housing sociale, accessibilità, verde urbano ed attrezzature urbanistico-territoriali, in un quartiere degradato”.
Le opportunità del resto, come spiega il delegato Anci e sindaco di Riccia Micaela Fanelli, ci sarebbero: “Bisogna accelerare nello sfruttamento delle risorse dedicate – afferma – e in questo senso può essere molto utile la nuova strategia di sviluppo europea 2014-2020, che per la prima volta riconosce le specificità territoriali del nostro Paese, stanziando fondi dedicati alle aree interne minori, ovvero l’85% del nostro territorio”.
Intanto, a Reggio Emilia, ci si attrezza all’espansione urbanistica “puntando fortemente sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare: è una sfida anche per noi – dice il vicesindaco Ugo Ferrari – visto che implica una nuova attenzione verso la comunità, portando in sostanza a rivedere il concetto stesso dell’interesse pubblico, a partire dalla redazione del piano strategico della città e del nuovo Regolamento urbanistico”.
A Bologna, infine, si è già riusciti a sfruttare uno degli strumenti a disposizione per la riqualificazione: “Il Piano città – spiega il funzionario del Comune Francesco Evangelisti – è stato per noi l’occasione per completare il progetto di riqualificazione dell’Area Navile, sfruttando al massimo la sinergia economica per sostenere la progettualità messa in campo dalla nostra amministrazione”. Si tratta di “un progetto che si sviluppa lungo un’area di trenta ettari di terreno appena fuori dal centro, che vale oltre 70 milioni di euro, e punta a migliorare la qualità architettonica e funzionale degli edifici un tempo dedicati a funzione commerciale, con un occhio di riguardo per il social housing e l’edilizia scolastica”. (mv)