- Giugno 4, 2013
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Eire 2013 – Cattaneo: “Su patrimonio immobiliare i Comuni possono fare sviluppo dal basso, bene apertura al partenariato privato”
MILANO - “Con il Piano città i Comuni e l’Anci hanno dimostrato di avere in panci...MILANO – “Con il Piano città i Comuni e l’Anci hanno dimostrato di avere in pancia notevoli capacità progettuali già pronte, che con un minimo coinvolgimento del pubblico, sono in grado di valorizzare i patrimoni dei territori e generare importanti occasioni di sviluppo dal basso”. Lo ha sottolineato Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e presidente facente funzioni dell’Anci che ha partecipato ad un convegno sul riuso degli edifici pubblici e la riqualificazione urbanistica, organizzato dalla Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci nell’ambito di Eire 2013, il salone del Real Estate in corso di svolgimento a Fieramilanocity.
“Come associazione, stanchi di chiedere in modo inutile allo Stato centrale di sbloccare il partenariato pubblico-privato, abbiamo deciso di muoverci direttamente”, ha ricordato Cattaneo, facendo riferimento all’azione messa in campo dalla Fondazione Patrimonio Comune Anci. “Questo ci ha permesso di ribaltare l’approccio fin qui utilizzato rispetto ai temi dello sviluppo, con le amministrazioni che hanno iniziato ad organizzarsi sul territorio”.
In questo quadro, la valorizzazione del patrimonio immobiliare gioca un ruolo centrale. “Un immobile dismesso, quando va bene non genera reddito, ma quando va male provoca enormi problemi, anche di sicurezza, che le amministrazioni comunali sono chiamate a gestire”, ha spiegato il sindaco di Pavia.
Da qui l’interesse dei Comuni verso le occasioni di partenariato con il privato, occasioni che possono derivare da un’attenta promozione delle peculiarietà territoriali. “Pavia, che ha quasi 800 mila metri quadri di aree dismesse, è stata di recente la prima tappa di un tour, denominato Rebus”, ha spiegato Cattaneo. Si è trattato di “una iniziativa che ha messo intorno ad un tavolo tutti gli operatori del settore, che hanno avuto la possibilità di verificare sul campo le occasioni di investimento immobiliare”. “Spero che questa esperienza pilota possa essere replicata in altri contesti territoriali – ha concluso il presidente Anci – consentendo a tutte le amministrazioni comunali di trovare importanti occasioni di valorizzazione dei beni immobiliari, che da un rischio per le comunità devono diventare un’opportunità concreta per il loro sviluppo”. (gp)