- Luglio 20, 2018
#Educazioneallacittadinanza
Decine firme per la campagna su proposta legge, debutto a Firenze coi sindaci Nardella e Biffoni
Il gazebo, allestito da Anci Toscana stamani in piazza Beccaria, è stato inaugurato dal presidente dell'associazione dei Comuni e sindaco di Prato Matteo Biffoni e dal sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dalla vicesindaca Cristina Giachi. Andranno raccolte 50 mila firme in sei mesi
Decine di firme in pochi minuti per reintrodurre l’educazione civica nelle scuole italiane: è stato preso d’assalto il gazebo di Anci Toscana allestito stamani in piazza Beccaria e inaugurato dal presidente dell’associazione dei Comuni e sindaco di Prato Matteo Biffoni e dal sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dalla vicesindaca Cristina Giachi. A Firenze è dunque partita nel migliore dei modi la campagna nazionale dell’Anci a sostegno della legge di iniziativa popolare che ha l’obiettivo di riportare l’educazione alla cittadinanza’ come materia di studio autonoma, con propria valutazione, nelle scuole di ogni ordine e grado. In concreto, si propone di istituire un’ora settimanale della materia, con lo studio della Costituzione, del principio di eguaglianza e di rispetto dell’altro, dell’educazione digitale, ambientale e alimentare.
“Il contesto sociale ormai è cambiato – ha detto il presidente Biffoni – Siamo tesi tutti a guardare un po’ troppo al nostro orticello e un po’ troppo poco al benessere collettivo. L’idea ripristinare le basi culturali del vivere comune e della capacità di relazionarsi con la comunità che ti sta intorno, può essere davvero utile e in particolare per le giovani generazioni. Vedo già dalla raccolta stamani che c’è grande interesse e condivisione su questa proposta. Se tutti i Comuni di mobilitano, credo che si possa raggiungere l’obiettivo in breve tempo”. Andranno raccolte 50mila firme in sei mesi: un traguardo possibile, visto che le adesioni dei Comuni continuano ad arrivare all’Anci da tutta Italia. In Toscana sono già più di trenta, e in questi giorni la proposta è all’ordine del giorno di giunta di moltissime amministrazioni. Oltre che nei gazebo sarà possibile firmare fino alla fine dell’anno negli uffici comunali, dove sarà distribuito materiale informativo e illustrato l’articolato della proposta, che “vuole esprimere il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali, che avvertono tutta l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani”.
La proposta di legge è stata depositata in Corte di Cassazione il 14 giugno e quella di oggi è la prima di una serie di giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, che prevede anche eventi, declinati città per città, per coinvolgere quanta più gente possibile: genitori e giovani, chiunque senta il bisogno di contribuire a questa battaglia di civiltà.