- Novembre 11, 2025
Edilizia
Edilizia, Trantino: “Serve riordino organico e coerente nel rispetto delle competenze dei Comuni”
Il sindaco di Catania, delegato Anci a Infrastrutture e lavori pubblici è intervenuto davanti la Commissione Ambiente alla Camera: “Semplificare, chiarire e valorizzare la rigenerazione urbana per città più sostenibili”
“Anci esprime apprezzamento per l’obiettivo di riordinare la disciplina in materia edilizia, con l’intento di semplificare e rendere più chiaro un quadro normativo oggi eccessivamente stratificato e complesso”. Lo ha affermato Enrico Trantino, sindaco di Catania e delegato ANCI a Infrastrutture e Lavori pubblici, intervenendo presso la VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera durante l’esame della proposta di legge delega per la revisione del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001).
Trantino ha ricordato come il Testo Unico sia stato nel tempo oggetto di numerosi interventi legislativi, spesso introdotti con decreti-legge «pensati per semplificare, ma che in realtà hanno finito per appesantire il sistema». Da qui, la necessità di “un riordino complessivo e coerente, che offra a cittadini, professionisti e amministrazioni regole stabili e trasparenti, capaci di favorire il recupero e la rigenerazione del patrimonio esistente più che l’espansione edilizia”.
Il delegato Anci ha evidenziato come le priorità del settore siano profondamente cambiate: “Le città devono concentrarsi sulla riduzione del consumo di suolo, sulla rigenerazione urbana e sull’efficientamento energetico. È su questi obiettivi che deve misurarsi la riforma”.
Uno dei passaggi centrali dell’intervento ha riguardato la distinzione tra pianificazione urbanistica e attività di controllo edilizio: “Sono due funzioni diverse e complementari – ha sottolineato Trantino – che vanno tenute distinte per garantire una corretta azione di governo del territorio”.
Secondo Anci, pur nel necessario coordinamento tra le riforme, occorre evitare sovrapposizioni tra urbanistica, edilizia e rigenerazione urbana, assicurando coerenza con le altre discipline collegate, come il Codice dei beni culturali, le norme igienico-sanitarie e procedimentali.
Trantino ha ribadito anche l’importanza di tutelare l’autonomia organizzativa dei Comuni, “condizione indispensabile per offrire ai cittadini servizi efficienti e di qualità”. Ha inoltre espresso «valutazione positiva» sull’attenzione alla qualità del progetto e alla rigenerazione urbana, purché “inserite nel quadro della pianificazione comunale approvata dai Consigli, che resta la sede naturale per definire il progetto di città”.
Riferendosi al Decreto “Salva Casa” (D.L. 69/2024) le cui semplificazioni introdotte sono state apprezzate da Anci, il delegato Anci ha tuttavia osservato che le modifiche introdotte e gli interventi giurisprudenziali sulle stesse “dimostrino quanto sia urgente un intervento di riordino organico e non frammentato della materia”.
Quanto al permesso di costruire in deroga, Trantino ha ricordato che “deve essere limitato a interventi di reale interesse pubblico” salvaguardando la pianificazione attuativa dei Comuni.
Sui mutamenti di destinazione d’uso, ha aggiunto che «nella maggior parte dei casi sono strettamente collegati all’esecuzione di opere edilizie e non possono essere trattati in modo autonomo”.
In conclusione, il sindaco di Catania ha ribadito la posizione dell’Associazione dei Comuni che “guarda con favore a una riforma che punti su chiarezza, semplificazione e rigenerazione urbana, ma chiede che il nuovo impianto normativo sia organico, coerente e rispettoso delle competenze dei Comuni. Solo così potremo costruire città più sostenibili, belle e vivibili”.