• Aprile 9, 2014
di anci_admin

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Edilizia scolastica- Reggi: “Anagrafe edifici entro luglio, i dati certi sulle strutture entro dicembre”

'C'è l'impegno del ministero dell'Istruzione a realizzare l'anagrafe dell'edilizia scolastica...

‘C’è l’impegno del ministero dell’Istruzione a realizzare l’anagrafe dell’edilizia scolastica, che sarà sempre aggiornata in collaborazione con le Regioni. Entro il primo luglio ce l’avremo ed entro il primo dicembre avremo dati certi sullo stato degli edifici in Italia’. Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, sottolineando che senza dati certi ‘si rischiano interventi sbagliati. La trasparenza ha più valore se si danno dati certi e non farlocchi’.
Parlando in occasione del Premio Buone pratiche nella scuola ‘Vito Scafidi’, promosso da Cittadinanzattiva, Reggi ha confermato che le risorse saranno assegnate ‘a chi ha più bisogno: occorre capire dove intervenire prima’.
La situazione di partenza, ha aggiunto Reggi, è ‘complicata e diseguale nel paese. Alcune zone si presentano in maniera accettabile, con strutture anche di qualità. Una parte del paese, soprattutto al sud, presenta invece una situazione’ più critica. ‘Il Governo ha deciso che su questo tema investirà moltissime risorse in tutte le tipologie di lavoro. A partire dalla piccola manutenzione, di cui c’è bisogno estremo nelle nostre scuole: su questo tema partirà un imponente lavoro che trasferirà risorse direttamente alle scuole che le potranno gestire in maniera diretta a partire da luglio e fino a primavera 2016’.
Si tratta di un investimento ‘di 450 milioni di euro assegnato a condizione della presenza dei lavoratori socialmente utili’. Per quanto riguarda gli interventi straordinari, ha puntualizzato Reggi, il premier Renzi ha ricevuto ‘4 mila richieste’. In generale, ‘nei prossimi giorni l’impegno sarà tradotto in numeri e modalità, anche perché bisogna partire a luglio’.
Sulle responsabilità nelle scuole per ‘le strutture e per i comportamenti’, Reggi ha infine affermato che il ‘ministero si è impegnato a portare chiarezza e a emanare a breve un nuovo decreto’. ‘Serve inoltre formare gli insegnanti sulla sicurezza – ha concluso – perché educhino gli alunni sulla prevenzione ai rischi’. (com/gp)