- Marzo 6, 2014
Notizie
Edilizia – Legambiente, su dispersione energetica pochi controlli e flop anche per i nuovi edifici
“Da Milano a Torino, fino alla periferia di Bari, dal progetto C.a.s.e. a L'Aquila, al quartie...“Da Milano a Torino, fino alla periferia di Bari, dal progetto C.a.s.e. a L’Aquila, al quartiere Parco Leonardo a Roma, si ravvisano problemi di elementi disperdenti, con distribuzione delle temperature superficiali estremamente eterogenee. Spesso anche per edifici che si promuovono come ‘biocase’ o a basso consumo energetico". È quanto emerge dalla ‘radiografia energetica’ del patrimonio edilizio italiano contenuta nel dossier di Legambiente ‘Tutti in classe A’, presentato ieri alla stazione Termini a Roma.
Secondo il report, che ha preso in esame 500 strutture in 47 città italiane, le uniche buone notizie arrivano da Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia, tutte promosse per l’efficienza energetica. In ben 13 regioni non esistono controlli sui certificati di prestazione energetica, mentre dalle analisi arriva la ‘bocciatura’ anche per le termografie realizzate su edifici costruiti dalle archistar Fuksas, Krier e Portoghesi, a Milano, Roma e Alessandria.
A certificare che in classe A si viva meglio lo dimostrano invece “le termografie di edifici ben progettati, costruiti e certificati, come il quartiere Casanova a Bolzano o alcuni immobili nuovi o ristrutturati a Firenze, Udine o Perugia’ (dove grazie a consumi energetici minimi si può arrivare a risparmiare fino a 2.000 euro all’anno).
Come rimediare? Per Legambiente è necessario "introdurre regole omogenee in tutta Italia per le prestazioni in edilizia e controlli indipendenti su tutti gli edifici con sanzioni vere”. Altrettanto indispensabile è "dare certezza sulla sicurezza antisismica con l’obbligo di un libretto antisismico per tutti gli edifici". Ed, infine, servono “nuovi strumenti di finanziamento degli interventi di riqualificazione”, e “un fondo nazionale di garanzia per la riqualificazione energetica”. (gp)